Regia di Andy Fickman vedi scheda film
Il film ha un taglio televisivo, tecnicamente mediocre e con interpreti non eccelsi, ma riuscire a resistergli per i primi venti minuti, senza scartarlo d'impeto quale commediola romantica di serie zeta, può meritare. Sì perchè la scrittura, tratta da un romanzo con un buon riscontro di critica e pubblico, permette il dipanarsi di una storia per niente affatto banale. Tutto ciò che daresti per scontato non si rivela tale ed è davvero difficile parteggiare sinceramente per una o l'altra delle parti in conflitto. Il tema di fondo riguarda la sottile differenza tra amore e progetto di vita, tra la dipendenza dall'altro scambiata per affinità elettiva e un legame di affetto reciprocamente rispettoso. Non c'è male e non c'è bene, solo libero arbitrio. Se si affronta questa pellicola senza troppa puzza sotto il naso, forse potremmo estendere la riflessione della protagonista a noi stessi. In un panorama cinematogradico piatto, dove spesso l'eccesso viene scambiato per originalità, secondo me film come questo meritano una visione che vada anche un pochino oltre il mero intrattenimento.
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