Regia di René Clément vedi scheda film
Philippe (Maurice Ronet) e Tom (Alain Delon) sono 2 giovani americani in vacanza in Italia, ad un tavolino di un caffè romano scherzano e si sfottono su donne e motori, fino a quando Philippe si alza per salutare un suo amico, Freddy, che si trova in compagnia di 2 signorine e lo invita a raggiungerlo al più presto a Taormina. Freddy però fa capire a Philippe che non ha simpatia per Tom, che trova alquanto invadente e troppo servizievole. A quel punto Philippe spiega all’amico, che Tom si trova in Italia per conto di suo padre, che lo ha incaricato di portarlo al più presto a S.Francisco per seguire gli affari di famiglia. Per questo incarico Tom riceverà, una volta portato a termine, ben 5.000 dollari. Ma Philippe, fa intendere senza ombra di dubbio, di non essere intenzionato a tornare a casa, anche perché innamorato di Marge (Marie Laforet), con cui condivide una casa sul mare a Mongibello.
Delitto in pieno sole (1960): Alain Delon, Maurice Ronet
Dopo una nottata di bagordi, Tom e Philippe tornano da Marge. I 3 ragazzi decidono di andare a Taormina da Freddy, utilizzando lo yacht di Philippe. Durante il viaggio in mare vengono a galla le insofferenze che Philippe inizia ad avere per Tom e confessa alla fidanzata di volersene liberare al più presto, facendolo sbarcare al primo porto.
Tom, una volta capito che l’amico non ha nessuna intenzione di tornare negli Stati Uniti, e stanco del suo atteggiamento ostile nei suoi confronti, fa in modo di provocare un litigio tra i 2 fidanzati in maniera che Marge abbandoni il viaggio per tornare a casa. Una volta soli sulla barca, Tom uccide Philippe.
Delitto in pieno sole (1960): Maurice Ronet
Dopo aver gettato il cadavere in mare, Tom non inscena un incidente, ma decide di prendere il posto dell’amico ucciso. Ruba la sua identità falsificando le firme, imitando la voce al telefono, mandando finte lettere alla fidanzata, affittando appartamenti e camere in lussuosi alberghi. Il gioco di Tom Ripley è di quelli pericolosi, che hanno una durata breve, fino a quando la corda troppo corta diventa metaforicamente un vero e proprio cappio intorno al collo di Tom.
Delitto in pieno sole (1960): Alain Delon
Non vado oltre con la sinossi della trama, che oltretutto è di quelle conosciutissime perché il film è tratto dal famoso romanzo “Il talento di mr. Ripley”-1955 di Patricia Highsmith, da cui sono stati ispirati altri film negli anni. Inoltre il bellissimo finale a sorpresa va lasciato immutato e libero da qualsiasi tipo di spoiler, perché l’effetto “a bocca aperta” è assicurato.
Delitto in pieno sole (1960): René Clément
Questo è un classico del noir francese, di René Clément, che ne firma la sceneggiatura assieme a Paul Gégauff -quest’ultimo collaboratore di Claude Chabrol e personaggio di spicco della Nouvelle Vague - che ha influenzato negli anni tutto un genere fortunatissimo.
Clément ha soprattutto in questo caso la fortuna di aver incontrato il giovanissimo Alain Delon, e l’intelligenza di capire che l’attore francese aveva tutte le carte per diventare un interprete completo, non solo di commedie sentimentali. Delon è all’inizio della sua carriera, cominciata più che altro per la sua indubbia bellezza. Ma questa dote naturale è accompagnata anche da una bravura indiscussa nei ruoli più complessi. Delon è un Tom Ripley dalle mille sfaccettature; il bellissimo personaggio creato dalla Highsmith permette all’attore francese di poter mettere in mostra -forse per la prima volta- tutta il suo talento. La regia è quella ideale per poter esibire queste capacità embrionali di Delon. Ottime le sequenze in cui Tom-Delon viene seguito lungo una passeggiata al mercato del pesce di Napoli: Philippe è già morto, Tom è nella fase in cui sta costruendo il suo nuovo io, più sicuro, sa di poter scegliere finalmente ciò che vuole senza essere giudicato. La macchina da presa è una vera e propria carezza su Delon-Tom, che si muove tra i banchi come un gatto in cerca di cibo. Quasi con la mano di un documentarista, Clément scopre i visi delle persone del luogo, che sono lontane anni luce dal volto freddo e mutante di Tom, un Tom che presto diventerà un Philippe completamente differente dall’originale. Bellissima anche la scena in cui Tom, si cimenta in una imitazione allo specchio dell’amico, in questa sequenza la creatività narrativa e registica arriva a dei livelli altissimi: la definizione “artistica” è d’obbligo.
Molto suggestive le scene girate sullo yacht, in mare aperto, dove si consuma l’omicidio, in cui la luce del sole cocente fa comprendere a pieno il senso il titolo del film (in originale: “Plein soleil”).
Delitto in pieno sole (1960): Marie Laforêt, Alain Delon
Alain Delon, quindi, se pur giovanissimo, è la stella assoluta del film, ma anche il bravissimo Maurice Ronet nelle vesti di Philippe è degno di nota. L’attore lo troveremo insieme a Delon qualche anno dopo nel film “La piscina”-1968 di Jaques Deray , anche lì come antagonista del protagonista. Mi piace molto questa coppia di attori francesi, riescono ad essere complementari per poi scontrarsi nei loro ruoli, dando così il giusto senso di disagio e pathos che sono necessari per la buona riuscita della storia.
Delitto in pieno sole (1960): Alain Delon, Maurice Ronet
Musica di Nino Rota, meravigliosa, che contribuisce a rendere le vicende ancora più ossessive e ansiogene, per poi riuscire a sottolineare i vari passaggi della trama con le melodie più armoniose.
Bello vedere l’Italia degli anni ‘60, non dipinta come una cartolina, ma piuttosto come un palcoscenico ideale per i vizi di ricchi annoiati, che usano le persone a mò di comparse utile solo per i loro scherzi e passatempi. Un ritratto ambientale e sociale critico e poco folkloristico.
Curiosità:
Romy Schneider appare per qualche istante con un paio di battute, all’inizio del film, è una delle 2 signorine che accompagnano Freddy. Romy Schneider e Alain Delon erano fidanzati da un paio d’anni, la loro storia d'amore era su tutti i giornali dell'epoca, la "principessa Sissi" era, ancora per poco, molto più famosa del giovane Delon.
Ave Ninchi interpreta la portiera del palazzo che Tom, diventato ormai Philippe, ha affittato a Roma. Curioso vedere la brava attrice italiana recitare in un film straniero di questo livello, al fianco del bel Delon.
Il 1960 è la data madre per la nascita della bellissima carriera di Alain Delon, di quell’anno è infatti anche il film che lo renderà famoso in tutto il mondo “Rocco e i suoi fratelli”, di Luchino Visconti, con il quale inizierà una collaborazione fondamentale per la sua crescita di attore e di uomo.
Delitto in pieno sole (1960): Alain Delon
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