Philippe, giovane americano pieno di soldi, non si decide a tornare a casa dall'Italia dove si dà alla bella vita. Suo padre gli manda un ex compagno di studi, Tom Ripley, per convincerlo. Ma questi fiuta l'occasione per impadronirsi delle ricchezze di Philippe, e il primo passo è quello di ucciderlo... Da un romanzo di Patricia Highsmith (da cui è stato tratto anche "Il talento di Mr. Ripley"), René Clément ha tratto un film di grande eleganza formale e di forte tensione drammatica (anche per dimostrare ai giovani della "nouvelle vague" che il suo "cinema di papà" poteva essere eccellente). Ottimo il terzetto degli interpreti, guidati con molta sensibilità.
La sceneggiatura di René Clément e Paul Gegauff esalta soprattutto la diabolica determinazione con cui il protagonista pianifica le sue azioni, giocando sul proprio fascino e la propria capacità di relazione, in un crescendo pirandelliano di situazioni sempre più rischiose.
Prima e più riuscita (ma non più fedele) trasposizione filmica del capolavoro di Patricia Highsmith, grazie a una regia asciutta ed efficace e a una coppia di protagonisti nel massimo della loro forma artistica e fisica.
Appena finito il romanzo della Highsmith mi sono tuffato in questa pellicola, descritta come la miglior riduzione cinematografica del libro stesso. Tale titolo deriva probabilmente da un confronto impietoso tra il Tom Ripley di Delon e quello di Matt Damon. Se Delon - a mio avviso - ha meno talento di Damon, ha però sicuramente più fascino, questo personaggio era disegnato su… leggi tutto
Philippe (Ronet), rampollo di una facoltosissima famiglia americana, spreca il suo tempo tra vacanze effimere in Italia e femmine da rincorrere. Il padre decide allora di portarlo a più miti consigli, inviandogli Tom (Delon), un suo ex compagno di studi, affinché lo possa convincere. Abbagliato da tanto sfarzo e ricchezza, Tom erige un piano per appropriarsi dei beni di Philippe…
Appena finito il romanzo della Highsmith mi sono tuffato in questa pellicola, descritta come la miglior riduzione cinematografica del libro stesso. Tale titolo deriva probabilmente da un confronto impietoso tra il Tom Ripley di Delon e quello di Matt Damon. Se Delon - a mio avviso - ha meno talento di Damon, ha però sicuramente più fascino, questo personaggio era disegnato su…
Il 19 gennaio 1921 nasceva in America la scrittrice Patricia Highsmith,dalla quale molti registi hanno tratto dei film pieni di suspence e pathos.La volevo ricordare con questi titoli che per me appassionata della…
Eroi dall'anima sporca, criminali dal cuore tenero, perdenti nati, pessimi soggetti e tutti coloro che si distinguono dall'eroe classico, puro, virtuoso e pieno di qualità.
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Bellissimo film, stringato e violento. L'ho visto tantissimi anni fa ma sono riuscito a recuperare un dvd. Tutti i personaggi sono perfettamente credibili ed anche Alain Delon interpreta alla grande il ruolo di un soggetto dalla duplice personalità: apparentemente perfetto ma un freddo criminale avido. Bellissima la location nei luoghi della mia infanzia: Ischia, come era allora.
Dire thriller è diminutivo delle capacità narrative della Highsmith, come lo è per altre scrittrici, come Ruth Rendell, Margareth Millar, Amanda Cross e come Margareth Atwood e Fred Vargas (aka Freédérique…
Un gran bel giallo, non c'è che dire. Lo avevo visto da bambino, e mai più dimenticato.... Renè Clement conduce il film con compostezza e solidità, controllando bene un discreto impianto narrativo e di personaggi. Bisogna dire che viene aiutato non poco dalle belle musiche di Nino Rota, liriche e malinconiche al punto giusto. Il personaggio di Delon mette i brividi…
Al romanzo Il grido della civetta (Bompiani editore), scritto da Patricia Highsmith nel 1962, è molto alla lontana ispirato The Cry of the Owl dello sconosciuto Jamie Thraves [leggi opinione a parte], una…
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Commenti (4) vedi tutti
La fatica di Sisifo esemplificata? In un certo senso è proprio così. Il film tende forse un po' troppo ad autocompiacersi.
commento di moviemanLa sceneggiatura di René Clément e Paul Gegauff esalta soprattutto la diabolica determinazione con cui il protagonista pianifica le sue azioni, giocando sul proprio fascino e la propria capacità di relazione, in un crescendo pirandelliano di situazioni sempre più rischiose.
leggi la recensione completa di barabbovichPrima e più riuscita (ma non più fedele) trasposizione filmica del capolavoro di Patricia Highsmith, grazie a una regia asciutta ed efficace e a una coppia di protagonisti nel massimo della loro forma artistica e fisica.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloChe splendido film e che differenza abissale con il noiosissimo Il talento di mr Ripley di Minghella. Non c'è paragone
commento di florentia viola