Regia di Sol Moreno vedi scheda film
Diablo Rojo PTY (2019): locandina
BE AFRAID HORROR FEST
I "diablo rojo" sono i variopinti e spesso assai scassati autobus che girano tra le sconnesse strade impolverate e prestano il servizio di trasporto passeggeri alla popolazione panamense. Alla guida di tali mezzi dai colori sgargianti e spesso riadattati all'esigenza di trasporto dopo esser stati mezzi di trasporto merci ormai desueti e rimessi in sesto alla meglio, tali mezzi ingombranti e dalle emissioni assai inquinanti, sono guidati da autisti spesso spericolati o scavezzacollo, che a volte, pur nel servizio pubblico che si adoperano a garantire, non rinunciano ad affrontarsi in sfide decisamente poco consone al compito offerto alla socialità.
Uno di questi mezzi, variopinto come d'uso e dalle forme dipinte di un drago dalle mille sfumature tendenti al vermiglio, attraversando una boscaglia isolata e tenebrosa in ore notturne, dopo aver sbaragliato uno sfidante in un duello non senza aver atterrito molti dei suoi trasportati, dovrà affrontare, nella persona del suo caratteriale autista e del suo gruppo di folkloristici passeggeri, una congrega di streghe desiderose di vendicarsi per un antico torto subito.
Diablo Rojo PTY (2019): scena
Diablo Rojo PTY (2019): scena
Come se non bastasse, la foresta si rivela anche il territorio natio di una tribù di cannibali famelici, intenzionati ad utilizzare i passeggeri come loro prossimo desinare.
Con l'eccentrico, esuberante ed assai kitch Diablo Rojo (PTY) ci troviamo di fronte, nente che meno, al primo esempio di horror panamense di sempre: una circostanza che ci induce, al di là di ogni eventuale qualità artistica, a voler bene a questo piccolo film barocco pieno di svolte narrative a cascata.
Diablo Rojo PTY (2019): scena
Diablo Rojo PTY (2019): scena
Il film di Sal Moreno, datato 2019, approfitta della trama variopinta e un po' sconsiderata per rivendicare usi e costumi e caratteristiche della vita locale panamense, con particolare al folklore locale tra verità e leggende popolari che si mischiano senza mai far si che i responsabili dello script si pongano dei problemi sulla massa di storie concatenate che intervengono a minacciare o compromettere il viaggio dei nostri poveri passeggeri.
Certo il film va preso con tutta l'indulgenza del caso, e apprezzato soprattutto per il fatto di trasportarci in luoghi e dimensioni che troppo poco il cinema ha percorso sino ad oggi, facendosi perdonare quella ingenuità e kitch che paiono usciti intatti da horror a basso costo dei primi anni '80.
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