Regia di Santiago Menghini vedi scheda film
Regret (2020): locandina
TORINO FILM FESTIVAL 38 – LE STANZE DI ROL
Wayne è un business man di successo, ma per questo condannato a condurre una viota solitaria da un hotel al successivo, incalzato solo a raggiungere i risultati che la sua professione richiede, e che lo tendono uomo sulla cresta dell'onda.
Da uno di questi hotel di lusso anonimi e solitari, una telefonata della sorella lo informa che il padre è mancato, e lo informa sulla data delle esequie, specificando che la sua presenza è giudicata essenziale.
L'uomo, scosso non più di tanto dalla notizia, avverte subito la sorella di trovarsi molto distante, e di avere in programma tutta una serie di incontri che non gli permetteranno di essere presente al funerale.
Regret (2020): scena
Regret (2020): scena
Si ripromette tuttavia, più che altro per far tacere la sorella, di telefonare alla madre per porgerle le doverose condoglianze.
Ma, da quel momento, una serie di fatti, o meglio di sensazioni inquietanti, coglie l'uomo che, da solo, tra le pareti ammorbidite da tappeti e moquette, dovrà affrontare un crescente delirio da senso di colpa, che finirà per materializzarsi con la presenza di un nemico inquietante e altamente pericoloso, in grado di fargli scontare tutta la freddezza che lo ha caratterizzato, ed i lcinismo con cui ha convissuto fino a quel momento, ingrediente necessario ed indispensabile per renderlo uomo di successo, ma solo e senza futuro.
Cortometraggio opera dello scrittore e regista Santiago Meneghini, prodotto da capitali canadesi, il corto ha una sua efficacia nel rendere la tensione che un senso di colpa fino a poco prima impensabile, riesce a creare in un animo che si pensava pietrificato, e che si ritrova in pieno subbuglio emotivo.
Regret (2020): scena
Interessanti atmosfere da incubo, ed un cattivo inquietante anche nella sua sfrontata semplicità di rappresentazione, uomo nero per eccellenza, sadico e risoluto non meno del nostro uomo durante le fasi della sua irresistibile ascesa professionale.
Forse troppo corto per ridursi ad un piccolo fim, ma anche decisamente troppo a rischio di dilatazione, nel caso lo si volesse espandere fino a trasformarsi in un lungometraggio, il piccolo film avrebbe anche forse meritato un protagonista più carismatico, per risultare ancora più incisivo e riuscito.
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