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Pleasantville

Regia di Gary Ross vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Pleasantville

di fochetta
8 stelle

Molto carina e brillante l’idea di fondo di questa realtà in bianco e nero: una relatà da una parte grigia (colore che domina nel bianco e nero) nel suo monotono scorrere sempre uguale, dall’altra basata sui contrasti (il bianco ed il nero), ossia dove regnano gli opposti, dove il bene e’ il Bene, il male e’ il Male. Ovviamente in un posto chiamato Pleasantville, il male non puo’ esistere e la gente che la abita non può che comportarsi Bene, secondo i valori morali e la mentalita’ della società borghese e perbenista anni ‘50. Ma in fondo le persone che abitano questa cittadina non esistono, non sono veri esseri umani, ma solo personaggi di celluloide, come non esiste la cittadina, dove Main Street non porta a nessuna altra strada, dove le cose che non si vedono mai nel programma, semplicemente non esistono. Ecco allora che l’arrivo dei due giovani provenienti dalla vita reale porta lo scompiglio in questa cittadina e nella sua comunita’, immettendo la mentalita’ moderna, notizie da fuori Pleasantville, cultura, il sesso, l’imprevisto, ecc. Concetti, sensazioni e sentimenti nuovi per la comunità “perfetta” affiorano accompagnati simbolicamente dal colore che colpisce come un virus. Purtroppo ad un certo punto siamo costretti a ricordarci che stiamo vedendo un film americano: arriva la tirata retorica con spiegazione dettagliata degli strani fenomeni a cui abbiamo appena assistito, come se fossimo poveri idioti. E’ sconvolgente quanto sia scarsa la considerazione degli americani per il proprio pubblico! Questo rovina un film che fino a quel momento si era dipanato in modo originale, simpatico, ironico, nel dialogo, nelle situazioni, nel simbolismo dei colori, muovendosi leggiadro su un terreno delicato e spinoso: meglio vivere appieno, pagando le conseguenze delle proprie scelte o dei propri errori, o lasciarsi scivolare addosso l’esistenza facendo quello che tutti si aspettano da noi?

Cosa cambierei

Eliminerei la spiegazione dettagliata del simbolismo dei colori e dei fenomeni naturali operata da Tobey Maguire: la trovo terribilmente umiliante e frustrante per lo spettatore.

Su Jeff Daniels

Bravissimo Jeff Daniels inizialmente attonito e inespressivo che diventa determinato e di temperamento.

Su Tobey Maguire

Notevole Tobey Maguire che attraversa vari stati d’animo riflettendoli sul suo viso come nello specchio della strega di Biancaneve.

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