Anno 1927: in un albergo maledetto perché costruito sopra una delle sette porte dell'inferno, la folla inferocita uccide un pittore accusato di stregonerie. 1981: Liza, disegnatrice di moda, riceve in eredità quello stesso albergo newyorkese. Nonostante venga messa in guardia da una donna cieca, Liza si stabilisce nell'edificio pensando a come ristrutturarlo. Ma il suo è ottimismo bell'e buono...
Note
Già dal plot si comprende lo schematismo narrativo di questo film, imperniato su questo macabro albergo, ripreso da Fulci con compiaciuto gusto dell'orrore. Colpisce qua e là, senza però riuscire a coinvolgere pienamente.
Gli americani hanno copiato da lui il genere splatter..le morti truculente di Fulci sono ineguagliabili ( escludendo quelle di Art il clown). Chi ama l' horror almeno una volta lo deve vedere.
Fa parte di una trilogia .
Quella villa accanto al cimitero
Paura nella città dei morti viventi
7.5
Tentativo non del tutto riuscito di unire tematiche horror con modalità più splatter in uno dei tanti film che la lunga carriera di Lucio Fulci ci ha regalato
Agli zombie si deve sparare in testa. il protagonista nel finale pare non averlo capito, anche dopo averlo constatato molteplici volte. Inoltre le donne protagoniste oltre a urlare, divenire isteriche e cercare un maschio che le protegga, potrebbero cercare di difendersi da sole, si chiama istinto di sopravvivenza e di solito è efficace ...
Nonostante una sceneggiatura non certo priva di pecche e qualche dialogo un po' fiacco, Fulci, da grandissimo regista che era, riesce a dirigere un piccolo gioiello inquietante e coinvolgente, uno spettacolo grandguignolesco con tanto di zombie e ragni assassini: la scena iniziale e quella finale sono da antologia. Però Lucio ha fatto di meglio.
Al netto di alcune incongruenze sceniche,pur non raggiungendo il miglior Argento, soprattutto nella padronanza della cinepresa, è un buon film, influenzato da Zombie di Romero.Buone le musiche.Mirabella irriconoscibile dal rag. Fonelli:un vero yankee.
Pessimo horror diretto da un mediocre artigiano, diventato regista di culto dopo la sua morte. Sceneggiatura e recitazione inesistenti, ed un continuo scimmiottare film di Dario Argento e George Romero.
Le incongruenze e l'enfasi smaccata si fanno notare, ma il gusto per lo splatter e l'estro mirabolante nel tocco visionario lo elevano, giustamente, al rango di cult.
Se questo film viene definito,come leggo qui,un capolavoro è molto sopravvalutato,a me sinceramente non è sembrata tutta sta gran cosa. Poi ovviamente è un mio giudizio.
Avevo altissime aspettative su questo "…E tu vivrai nel terrore! L'aldilà", peccato che molte sono andate in frantumi. Il film va avanti molto lentamente e la trama poteva essere sviluppata meglio. Buoni gli effetti speciali e il finale.
IL più violento dedicato alla trilogia di Fulci. Tensione altissima per tutta la durata, musiche eccezionali e ultraviolenza al massimo. Anche gli effetti speciali sono strepitosi
un film horror italiano che merita davvero di essere nominato quando si affronta l'argomento film horror! Argento.. fatti dare qualche dritta da fulci, magari riesci a fare un film decente!
Sicuramente questo film non è un capolavoro come molti dicono. Però comunque sia mi è piaciuto moltissimo. Lucio Fulci sa dove mettere la videocamera. La prima scena in bianco e nero(seppia) è eccezionale.
Benché dotato di momenti preziosi, 'l' Aldilà' presenta alti e bassi, come tutti i migliori film del regista. Assai efficaci il sonoro e le musiche di Frizzi.
Capolavoro dell'horror made in Italy, L'aldilà ...e tu vivrai nel terrore rappresenta uno di quei film imprescindibili per gli appassionati non solo del genere ma del cinema in generale. Lucio Fulcio, che qui probabilmente raggiunge il culmine della sua carriera (anche se per molti il suo capolavoro resta Non si sevizia un paperino, ottimo thriller del 1972, dove il tema della superstizione e… leggi tutto
Lucio Fulci, tra il 1979 e il 1981, ha diretto cinque film horror, un film poliziesco e sei episodi di una serie TV, e "L'Aldilà" sembra essere il risultato di un ciclo di lavoro estenuante. Il film presenta tutte le caratteristiche tipiche di Fulci, come gli effetti speciali grotteschi, ma manca di coerenza narrativa. La trama, che segue una ballerina newyorkese che eredita un hotel… leggi tutto
Dico subito che non voglio provocare nessuno, mi spiace per gli estimatori del regista che so essere in molti in questo sito, ma il film l'ho trovato indifendibile. Sceneggiatura (???) inesistente, solo un'accozzaglia senza capo nè coda di effacci gore insistiti, compiaciuti e del tutto fini a sè stessi; assenza totale di tensione narrativa, che il regista cerca di… leggi tutto
A distanza di qualche anno da "Non si sevizia un paperino", ho voluto fare un altro tentativo con Fulci e ho scelto "L'aldilà", che risulta il suo film più apprezzato in molte classifiche, dunque per molti il suo capolavoro, anche se è bene sgombrare il campo fin da subito dalla ricezione critica, che in questo caso è fin troppo contraddittoria, con recensioni che…
Lucio Fulci, tra il 1979 e il 1981, ha diretto cinque film horror, un film poliziesco e sei episodi di una serie TV, e "L'Aldilà" sembra essere il risultato di un ciclo di lavoro estenuante. Il film presenta tutte le caratteristiche tipiche di Fulci, come gli effetti speciali grotteschi, ma manca di coerenza narrativa. La trama, che segue una ballerina newyorkese che eredita un hotel…
Liza (Catriona MacColl) riceve in eredità un vecchio hotel che vuole rimettere a nuovo e in attività, peccato però che la struttura sia stata costruita su una delle sette porte dell’inferno. Presto, infatti, dovrà affrontare presenze demoniache di ogni genere, sangue e distruzione, mentre il mondo dei morti e quello dei vivi si mischiano tra loro in…
Approdat'al traguardo dei 30 anni, ho deciso di proporre anche qui una lista dei Film che preferisco in assoluto, aggiungendo anche un breve commento (più avanti però). Ne approfitto anche per annunciare…
Lucio Fulci (Roma, 1927 - 1996) è stato un regista visionario e provocatore, uno dei primi cineasti italiani a portare nell'horror scene splatter, famoso per i suoi lunghi piani sequenza. Fonte di ispirazione…
Più splatter che horror, questo film di Lucio Fulci dell'81 sembra più un minestrone di diverse pellicole (non solo sue), da "Zombi" a "La notte dei morti viventi" fino a "La casa dalle finestre che ridono", con risultati non sempre convincenti. La villa infestata dalle forze del male d'altro canto è un classico che ha sempre affascinato registi e sceneggiatori, e nel film…
Innocenti e dannati che si uniscono senza confini temporali e un edificio che è la reincarnazione dell’inferno. L’ambientazione sudista - oltre a fare da cornice e palcoscenico - assume infatti anche una carica simbolica di primissimo piano. Il resto del film sta tutto nella regia di un Fulci infiammato dall’amore per il genere e nella fantasiosa composizione…
Un'infanzia difficile, segnata dalla pazzia del padre, da un amore possessivo e iperprotettivo della madre, da una salute cagionevole che non gli ha consentito, fino ai dodici anni di frequentare la scuola pubblica,…
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Commenti (25) vedi tutti
Gli americani hanno copiato da lui il genere splatter..le morti truculente di Fulci sono ineguagliabili ( escludendo quelle di Art il clown). Chi ama l' horror almeno una volta lo deve vedere. Fa parte di una trilogia . Quella villa accanto al cimitero Paura nella città dei morti viventi 7.5
commento di PepsinaTentativo non del tutto riuscito di unire tematiche horror con modalità più splatter in uno dei tanti film che la lunga carriera di Lucio Fulci ci ha regalato
leggi la recensione completa di galavernaAgli zombie si deve sparare in testa. il protagonista nel finale pare non averlo capito, anche dopo averlo constatato molteplici volte. Inoltre le donne protagoniste oltre a urlare, divenire isteriche e cercare un maschio che le protegga, potrebbero cercare di difendersi da sole, si chiama istinto di sopravvivenza e di solito è efficace ...
commento di MaciknightNonostante una sceneggiatura non certo priva di pecche e qualche dialogo un po' fiacco, Fulci, da grandissimo regista che era, riesce a dirigere un piccolo gioiello inquietante e coinvolgente, uno spettacolo grandguignolesco con tanto di zombie e ragni assassini: la scena iniziale e quella finale sono da antologia. Però Lucio ha fatto di meglio.
commento di inthemouthofEPAl netto di alcune incongruenze sceniche,pur non raggiungendo il miglior Argento, soprattutto nella padronanza della cinepresa, è un buon film, influenzato da Zombie di Romero.Buone le musiche.Mirabella irriconoscibile dal rag. Fonelli:un vero yankee.
commento di stany11Contiene tutti i tipici difetti di Fulci, a partire dai numerosi e clamorosi plagi.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiPessimo horror diretto da un mediocre artigiano, diventato regista di culto dopo la sua morte. Sceneggiatura e recitazione inesistenti, ed un continuo scimmiottare film di Dario Argento e George Romero.
commento di DonapintoLe incongruenze e l'enfasi smaccata si fanno notare, ma il gusto per lo splatter e l'estro mirabolante nel tocco visionario lo elevano, giustamente, al rango di cult.
commento di Stefano LForse il miglior horror italiano, capace di turbare e di far rimanere a bocca aperta.
leggi la recensione completa di lino99Voto 5. [25.01.2014]
commento di PPSe questo film viene definito,come leggo qui,un capolavoro è molto sopravvalutato,a me sinceramente non è sembrata tutta sta gran cosa. Poi ovviamente è un mio giudizio.
commento di TalassoAvevo altissime aspettative su questo "…E tu vivrai nel terrore! L'aldilà", peccato che molte sono andate in frantumi. Il film va avanti molto lentamente e la trama poteva essere sviluppata meglio. Buoni gli effetti speciali e il finale.
commento di IzzyCinephileprimo film di Fulci che vedo degno di essere visto ,ottimo ai suoi tempi
commento di danandre67IL più violento dedicato alla trilogia di Fulci. Tensione altissima per tutta la durata, musiche eccezionali e ultraviolenza al massimo. Anche gli effetti speciali sono strepitosi
commento di XANDERgrande fulci.il suo miglior film in'assoluto.voto 10
commento di scollo 88Inguardabile boiata "gore" senza capo nè coda
commento di robynestaCULT targato Lucio Fulci dei primi anni '80. Assolutamente imperdibile.
commento di MondoMarcioEcco la perla del grande Lucio Fulci. Visionario,astratto,molto intenso…
commento di Jsrun film horror italiano che merita davvero di essere nominato quando si affronta l'argomento film horror! Argento.. fatti dare qualche dritta da fulci, magari riesci a fare un film decente!
commento di columbiatristarcapolavoro…
commento di willow77GRANDE HORROR E GRANDISSIMO FULCI…TROPPO SOTTOVALUTATO…
commento di CERAUNAVOLTASicuramente questo film non è un capolavoro come molti dicono. Però comunque sia mi è piaciuto moltissimo. Lucio Fulci sa dove mettere la videocamera. La prima scena in bianco e nero(seppia) è eccezionale.
commento di mise en scene 88Benché dotato di momenti preziosi, 'l' Aldilà' presenta alti e bassi, come tutti i migliori film del regista. Assai efficaci il sonoro e le musiche di Frizzi.
commento di willhardMI E' PIACIUTO TANTO..ORIGINALE E PAUROSO, I RAGNI CHE MANGIANO IL TIPO MI HANNO FATTO VENIRE IL MAL DI STOMACO… (COSA MOLTO RARA)
commento di maya