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Yalda

Regia di Massoud Bakhshi vedi scheda film

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La recensione su Yalda

di barabbovich
5 stelle

A Teheran è il giorno della Yalda, la notte più lunga dell'anno nella quale, in un incontro televisivo dove è decisiva anche l'opinione del pubblico da casa, si offre la possibilità del perdono. A chiedere la remissione dei propri peccati è la giovane Maryam (Asgari), che - in circostanze tutte da chiarire e in maniera accidentale - ha ucciso suo marito, un uomo tanto maturo quanto ricco, padre di una donna (Jafari) - avuta da un precedente matrimonio e cintura nera di cinismo e opportunismo - sulla quale ricade la responsabilità del perdono.
Per quanto encomiabile sul piano della denuncia sociale, il film di Massoud Bakhshi affastella molti dei temi tipici del cinema iraniano d'impegno: la sudditanza femminile, il peso della religione, il potere delle gerarchie familiari, fino alla satira sulla spettacolarizzazione del dolore. Non manca la trovata grottesca del "tribunale televisivo" - un reality show realmente ispirato a format iraniani esistenti - che trasforma il destino di una donna in un talent macabro con televoto via SMS. Una miscela tra "Chi vuol esser milionario" e "The Hunger Games" al bazar di Teheran, con tanto di conduttore compunto e regia che tra una pausa pubblicitaria e l'altra suggerisce quanto pathos spremere. Se il primo terzo arranca nell'attesa che Maryam entri finalmente in scena, il resto procede in un tempo quasi reale, tra discussioni serrate e colpi di scena annunciati, con la dinamica dell'omicidio curiosamente lasciata fuori campo. La confezione, a tratti claustrofobica, soffre di piani fissi ripetuti, dissolvenze ostinate e ipercromatismi che più che intimità evocano mal di testa. Le due attrici reggono comunque l'impianto: Asgari, con i suoi occhi sbarrati da cerbiatta intrappolata, e Jafari, glaciale, offrono una tensione credibile pur nel gioco al massacro mediatico. Il risultato è un film che denuncia con forza ma scivola nella prevedibilità: più che un dramma travolgente, un pamphlet a teorema.

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