Regia di David Pujol vedi scheda film
Dall’infanzia alla scomparsa, l’esistenza terrena di Salvador Delì (1904-1989), l’artista che non esitava ad autodefinirsi un genio e a negare risolutamente la possibilità della sua morte.
Prodotto dalla Fondazione Dalì, questo documentario è da ritenersi senza dubbio il più completo, il più autorevole e in definitiva il migliore lavoro mai realizzato su pellicola a riguardo della vita e delle opere dell’artista spagnolo. In realtà, a ben guardare, la storia del cinema è stata finora abbastanza povera di riconoscimenti alla figura di un folle sperimentatore avanguardista fino all’ultimo suo giorno in Terra come Dalì, che con il cinema ha peraltro spesso flirtato: in questo film si raccontano infatti i suoi trascorsi in compagnia di Bunuel, di Walt Disney e di Hitchcock, pur essendo questi a margine di una carriera sconfinata che ha visto il Nostro impegnarsi nella pittura, nella scultura, nella scrittura, nella fotografia e in mille altre discipline artistiche, lasciando un segno indelebile in ciascuna di esse. Meno nota al grande pubblico è invece la strettissima, fondamentale relazione tra Salvador e Gala, sua musa ispiratrice, consigliera e molto spesso coautrice delle sue opere; ne La ricerca dell’immortalità viene tracciato un profilo – per quanto stringato – della silenziosa compagna e le viene tributato il giusto ruolo nella storia umana e artistica di Dalì. La vera chicca del documentario sono comunque le immagini (foto e video) inedite o rarissime che vengono messe a disposizione del regista David Pujol, immagini che ritraggono Gala e Salvador anche nella loro quotidianità, lontani dai riflettori. Pujol, già autore in passato di altre pellicole sull’artista surrealista, girerà in seguito anche Esperando a Dalì (2023). 7/10.
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