Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film
Tra i film che ho visto di Leonardo Pieraccioni, Il ciclone è l'unico di livello almeno dignitoso. La trama è esile come sempre, ma stavolta le gag sono tutto sommato divertenti, il protagonista meno narcisista e più simpatico, i caratteristi abbastanza briosi ed efficaci. Lorena Forteza ha un fascino mediterraneo che è stato utilizzato bene da Pieraccioni, Massimo Ceccherini e Paolo Hendel strappano più di una risata, Barbara Enrichi fa la sorella lesbica che si innamora di Natalia Estrada, ma senza cadere nella volgarità, la voce off del nonno recitata addirittura dal maestro della commedia all'italiana Mario Monicelli è un'idea che tutto sommato funziona. La scena delle ballerine di flamenco che si scatenano sulle note di "The rythm is magic" di Marie Claire D'Ubaldo la metterei in una personale antologia di sequenze cinematografiche che rivedo sempre con piacere. Certo, al passivo bisognerebbe comunque mettere la facilità e una certa approssimazione sia negli snodi del plot, sia nella caratterizzazione di diversi personaggi, ma almeno la sufficienza nel complesso secondo me la merita. Rimane un fenomeno di costume a causa del record di incassi e un esempio di commedia toscana che in qualche modo ha fatto scuola.
voto 6/10
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