Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Commedia dolce-amara gradevole e simpatica supportata da una discreta sceneggiatura ben scritta e ricca di battute e contenuti interessanti, ma purtroppo penalizzata da un cast sbagliato.
Se la trama coinvolge grazie a degli spunti stuzzicanti, Carlo Verdone e Asia Argento sullo schermo si rivelano una coppia alquanto improbabile. Regalano rari momenti divertenti e godibili soprattutto all'inizio, ma quando cominciano a calarsi nella storia d'amore che riempe con un garbato mix di sarcasmo e malinconia la parte centrale della trama, risultano poco credibili e innaturali.
Verdone appare un tantino troppo comico per un ruolo semi-serio e mediamente impegnativo come quello del cinico condutttore televisivo che, con il suo programma, contribuisce a trasformare in un business il dolore psicologico della gente disabile, innamorandosi gradualmente proprio di una ragazza paraplegica dalla forte personalità. Lei da principio gli rovina la carriera, poi finisce per cambiarlo rendendolo un uomo migliore e più sensibile.
Di certo, Verdone avrebbe potuto far di meglio, in questo caso, piuttosto che replicare se stesso: il comico che tra noia, sarcasmo e saggezza, di tanto in tanto parlotta in romanaccio.
La Argento, invece, sebbene caruccia nella parte della disabile orgogliosa e ostinata che pensa di non aver bisogno di nessuno che si prenda cura di lei, non riesce mai veramente a convincere fino in fondo - ci si chiede legittimamente, cosa ne sarebbe stato di lei se non fosse stata né carina, né la figlia del grande (oddio, un tempo forse!) Dario Argento... farebbe davvero l'attrice?
In questo film, più che recitare male (come al suo solito) non sembra riuscire a cucirsi addosso il personaggio assegnatole. I suoi momenti più riusciti sono probabilmente quelli in cui può fare l'isterica e la superba, ma quelli in cui per esempio abbassa la cresta, fa la tenera e bacia Verdone, sono quasi nauseanti. Lei così giovane, lui che sembra quasi il suo professore delle scuole elementari... no, non si possono guardare. Perfino nella finzione la loro alchimia e il pathos sono pari a zero e tutte le loro scene, perfino quelle più serie, finiscono con il sembrare dei siparietti comici.
Pur avendo le potenzialità per essere un buon film, diventa una commedia romantica dozzinale e scontata, interpretata in maniera sciatta e inappropriata.
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