Regia di Dino Risi vedi scheda film
Bella commedia drammatica intrisa di malinconia con un ottimo Ugo Tognazzi e una giovanissima e bravissima Ornella Muti che illustra il declino di un'artista che non accetta il suo inevitabile destino. Uno dei più bei film crepuscolari di Dino Risi.
Primo amore (1978): Ugo Tognazzi, Ornella Muti
Primo amore (1978): scena
Primo amore (1978): Ornella Muti
Primo amore (1978): Ugo Tognazzi, Caterina Boratto
Primo amore (1978): Ugo Tognazzi, Ornella Muti
Primo amore (1978): Ugo Tognazzi, Ornella Muti
Primo amore Italia 1978 la trama: Ugo Cremonesi detto “Picchio” ex attore di avanspettacolo, vive in una casa di riposo di San Pellegrino terme. Qui conosce la giovanissima Renata Mazzetti inserviente nella casa e se ne invaghisce. La porta con sé:Milano, Roma, Capri, poi i soldi finiscono e con quelli l’amore di Renata. Ugo la introduce in una Tv privata sperando in un doppio ingaggio, ma Renata si innamora di un dirigente, che la lancia in televisione. A Ugo non resta che ritornare alla casa di riposo. La recensione: Primo amore è un film diretto da Dino Risi. Soggetto di Ruggero Maccari e Dino Risi Sceneggiatura di Ruggero Maccari e Dino Risi Prodotto da Pio Angeletti e Adriano De Micheli Casa di produzione Dean Film Distribuito da United Artists Europa Fotografia di Tonino Delli Colli Montaggio di Alberto Gallitti Musiche di Riz Ortolani Scenografia di Luciano Ricceri. Il film fu presentato al Montréal World Film Festival nell'agosto 1978. Un film chiaramente frutto del periodo crepuscolare del Grande Dino Risi, come “Telefoni Bianchi”. Primo amore e’ una riflessione crudele e amarissima sul tempo ormai passato, sulla illusione di essere sempre protagonisti. Un’opera disperata sulla fine di un modo di fare cinema nel nostro paese ormai fuori tempo. Grandi protagonisti Ugo Tognazzi/Ugo Cremonesi detto Picchio e Ornella Muti/Renata Mazzetti l’inserviente, una giovane Lolita che fa “sballare” Picchio. I due erano stati protagonisti insieme di un film molto ben riuscito e di grande successo: Romanzo popolare di Mario Monicelli (1974). Una pellicola capace di mescolare in modo armonioso la commedia ed il realismo struggente, mescolato al dramma e al cinismo. Ne esce fuori una commedia amara, sul declino di un artista incapace come tanti di accettare l’inevitabile tramonto e destino segnato, dal tempo che scorre. Una scena mi piace citare con piacere e amore per il cinema, quella dove Ugo Tognazzi imita il grande attore napoletano Totò, nel suo ruolo più riuscito quello del guitto. All’epoca non fu un grande successo né di pubblico né di critica, non fu amato e capito. Visto oggi si è rivalutato molto e merita assoluta considerazione e rispetto, uno dei più bei film sulla senilità girati in Italia in quel periodo. Un film che consiglio di vedere o rivedere e con un finale bellissimo seppure molto triste, perché Dino Risi è stato anche un regista capace di dirigere, non solo commedie divertenti, ma anche film come questo e come il mai citato abbastanza “Il sorpasso” del 1962, con il miglior Gassman di sempre…e pensare che lo doveva interpretare Alberto Sordi. Interpreti e personaggi Ugo Tognazzi: Ugo Cremonesi detto Picchio Ornella Muti: Renata Mazzetti Mario Del Monaco: direttore Caterina Boratto: Lucy Riccardo Billi: Augustarello Venantino Venantini: Emilio Vittorio Zarfati: pensionante calvo Marina Lotar: la sposa Gianfranco Cardinali: il figlio di "Picchio" Salvatore Campochiaro: pensionante siciliano Enzo Maggio: Trontolino André Hildebrand: pensionante col basco Annunziata Pozzaglia: donna delle pulizie Nino Lembo: impresario Ennio Antonelli: picchiatore alla bancarella Francesco Anniballi: passante alla bancarella Torindo Bernardi: lo sposo
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