Regia di Franco Amurri vedi scheda film
Oggi si chiamerebbe "lo sfruttato delle consegne a domicilio". In quaranta anni si può passare da fichissimi in vespa a poveri disgraziati in bicicletta. Sarà la globalizzazione?
Il problema della ricerca del lavoro preoccupava ieri come preoccupa oggi. Amurri crea una commedia attorno al protagonista che fa del suo meglio per apparire come un neo laureato in economia, frizzante e pieno di speranza, in cerca del primo lavoro. Non riuscendoci (ad apparire credibile). Ma Calà riesce invece a trasmettere allo spettatore spensieratezza e leggerezza, interpretando uno "yuppie" della porta accanto smargiasso e fracassone, senza eccedere nelle sue tipiche espressioni macchiettistiche. La commedia è semplice, leggera e senza grandi pretese, con un evoluzione tipica e prevedibile, ma ha il pregio di ricordare quando i pony express venivano visti come postini con i super poteri e non come schiavi di multinazionali obbligati alla consegna forzata del freddo cibo in modalità delivery. E negli anni è diventato anche un simpatico film testimonianza degli anni ottanta (in cui si respirava ancora positività). Spedito.
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