I 7 film d'esordio di 7 registi niente male. Ne sentirete parlare in futuro, ne sono certo. P.S. Mi scuso se ho omesso qualche nome importante ma alcuni grandi esordi ancora mi mancano.
Vabbè, esordire a 26 con un film che stravolge completamente le regole del linguaggio cinematografico sia dal punto di vista tecnico e narrativo non è cosa da tutti. No Quarto Potere, no party, perciò lo metto primo a prescindere.
Qua iniziamo a divertirci. Altro esordio, altro stravolgimento totale dei canoni fin'ora in voga in quegli anni. Uno scossone per il cinema moderno che lancia la carriera di Tarantino, regista che reinventa e mescola tutti i generi possibili, attingendo da tutto senza mai calcare troppo la mano e creandosi allo stesso tempo uno stile riconoscibilissimo.
Altro esempio di centro al primissimo colpo. La classe di Scott già si vede in tutte le scelte tecniche e non solo, perchè tutto il film funziona a meraviglia, sembra un'opera di un regista di lungo corso.
Con Takeshi Kitano, Maiko Kawakami, Makoto Ashikawa, Shiro Sano
Piccola parentesi al di fuori del mondo anglofono, questo film (di cui sono fresco di visione), mi ha impressionato soprattutto per la potenza della messa in scena da parte di un esordiente come Kitano, che fin da subito si rivela capacissimo sotto tutti i punti di vista e mette delle solide basi per la sua poetica futura.
Come non citarlo, anche se non tra i miei favoriti del regista: un incubo a occhi aperti, surreale, oscuro, pazzo, che non solo definisce già la poetica e soprattutto l'estetica "weird" di Lynch ma spiana la strada a un regista che ha dato un contributo fondamentale al cinema odierno, che lo si ami o meno.
Anche qua non si può rimanere indifferenti di fronte a un'opera assai matura e di impatto molto potente (soprattutto per chi si avvicina al cinema per la prima volta). Niente è lasciato al caso, dalla messa in scena, ai colori, alla fotografia, un ritratto perfetto dell'uomo di oggi in generale, non solo di quello americano, con tutte le sue debolezze, ansie, fobie e che è riuscito più volte a farmi fermare un attimo a riflettere sul vero significato di bellezza.
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