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Una noche

Regia di Lucy Mulloy vedi scheda film

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La recensione su Una noche

di alan smithee
6 stelle

TFF 2012 - TORINO 30 - CONCORSO
Due fratelli gemelli molto uniti tra loro, Elio e Lila, che si adattano ad una vita di lavori semplici ma godono della soddisfazione di un appoggio reciproco contro le invidie e le piccole crudeltà di chi ti vive accanto nella generale povertà e pura sussistenza, quando la vita nella capitale cubana, per quanto appagata da un clima favorevole e da una serenità di fondo che tende a sdrammatizzare, ti sembra sempre troppo vincolata da imposizioni e ristrettezze che il mondo occidentale non sarebbe più disposto ad accettare. Raoul invece è solo, introverso e maldisposto con il mondo circostante, con una madre anziana e malata che riesce ancora a prostituirsi ma non certo a dargli quella serenità d'animo che lo corrode e rende intrattabile. Il ragazzo è sempre piu' insofferente e desideroso di fuga, e progetta ed instilla nella mente dell'amico Elio il desiderio di una fuga verso il sogno americano. Ma quelle 90 miglia di mare aperto che separano la realtà dal sogno si rivelano prevedibilmente un'ostacolo sempre troppo minimizzato dall'ottimismo della gioventù e dalla prospettiva della agognata libertà. Un incidente che coinvolge un turista renderà tuttavia necessaria una fuga inizilmente piu' fantasticata che progettata razionalmente.
L'esordio nel lungometraggio della trentatreenne inglese Lucy Malloy è a tratti emozionante e vitale, si riempie nel corso della vicenda di annotazioni intime e stati d'animo che contemplano l'amore fraterno, il senso di amicizia puro che sfocia pure in un insospettato desiderio carnale e d'amore quando, soli in tre su una zattera di fortuna, i giovani possono finalmente liberare con sincerità le proprie menti e i propri animi. Il film riesce a rivelarsi piuttosto intimo e toccante, soprattutto in occasione del suo doloroso e prevedibile epilogo, e dopo una prima parte forse un po' troppo descrittiva e preparatoria, in cui tuttavia la visione di una quotidianità per le strade de L'Havana, con il suo Malecon sconquassato da onde oceaniche sempre affascinanti e pullulante di giovani ragazzi impegnati per ore a tuffarsi nel mare cristallino, rende sempre piacevole e nostalgica la visione, soprattutto a chi c'e' già stato anche solo con gli occhi appannati del turista, di una città e una civiltà ricca di contraddizioni e di interesse.

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