Regia di Hong Sang-soo vedi scheda film
se si pensa che non succede praticamente niente, si può tranquillamente affermare che sia un ottimo film. che ricordi o meno rohmer poco importa. del resto i personaggi non fanno che parlare, spostarsi da un luogo all'altro e complicarsi la vita con relazioni umane e sentimental-sessuali. non posso dire che come cinema mi faccia impazzire, del resto "woman at the beach" recuperato sempre su raitre e "hahaha" e "oki's movie" visti all'asian film festival di reggio di qualche anno fa mi avevano colpito senza folgorarmi, ma lasciandomi indubbiamente un segno per questa capacità del regista-sceneggiatore di rendere interessanti spunti così minimi e così epocalmente sconvolgenti a livello personale. seung-nam è un pittore. è scappato da seul perchè ha fumato una canna con alcuni studenti americani. beccati dalla polizia è stato denunciato. terrorizzato prende l'aereo e fugge in europa. il luogo è parigi, che è cinematografico solo perchè è parigi. e lo sarebbe anche se le sue riprese, fossero delle immagini di repertorio. qui trova riparo nella pensione del signor jang. la fuga lo ha allontanato dalla moglie. sente molta nostalgia e decide di chiamarla tutte le notti alle una precise. nelle sue peregrinazioni diurne per la capitale francese, un giorno incontra una sua ex. i due nonostante le immediate resistenze della donna cominciano anche a frequentarsi, ma l'uomo con giri di parole presi dalla bibbia, riesce a non fornicare con la donna, sposata ad un francese ma talmenter infelice da ricorrere al gesto estremo. poi comincia a frequentare una ragazza amica del signor jang che però lo introduce alla sua coninquilina yoo-jeong. s'innamora e s'innamorano, è talmente presente e ossessivo nel suo nulla facere, che alla fine riesce a concludere, anche se yoo-jeong insiste per non cedere perchè potrebbe essere rischioso. seung-nam è un menzognero, simpatico giuggiolone(non da meno, un gran bel ragazzone!) che nel suo stato di "rifugiato" ne approfitta per prendersi due mesi sabbatici. gira per parigi, conosce artisti coreani insediatisi con successo e tradisce la moglie prima con le intenzioni e poi coi fatti, compromettendo yoo-jeong che aveva deciso finalmente di fidarsi ciecamente di lui, venendo prontamente abbandonata, non appena la moglie lo richiama all'ovile con una bugia. nel suo mondo di nuvole dipinte non c'è tanto spazio per il rispetto altrui. non esita un momento ad abbandonare yoo-jeong al suo destino di ragazza-madre per tornare dalla moglie, mentendole spudoratamente, liquidandola con un frettoloso e assolutamente mea-culpa. yoo-jeong lo guarda e gli dice che è una ragazza sfortunata. che sia fortuna o sfortuna per seung-nam ha poca importanza. tornato a seul, quasi risolto il problema con la polizia, ha ancora tempo per sognare di avventure amorose e sessuali.
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