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The Abandoned

Regia di Nacho Cerdà vedi scheda film

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La recensione su The Abandoned

di howl
8 stelle

La Spagna ha cerkato un posto d riguardo nella cinematografia mistery/horror mettendo su skermo le proprie paure ancestrali, derivate da un sanguigno kattolicesimo kon una forte impronta simbolika e rituale (Balanguerò,Amenábar, Plaza). Lontano dal “gore” e dai “Torture Show” ke stanno saturando da qualke anno i nostri skermi, il regista spagnolo, dopo aver mostrato tutte le sue kapacità e il suo stile kon i 3 kortometraggi ke kompongono la Trilogia della Morte ("The Awakening", "Aftermath" e "Genesis"), kostruisce una storia in kui gli elementi terrifici si manifestano lentamente, trascinando progressivamente lo spettatore in un inkubo senza uscita, fino a manifestarsi in tutto il suo orrore nell’ineluttabile e katartiko finale. Sceneggiata dallo stesso Nacho Cerda, insieme kon il regista kanadese Karim Hussain e kon Richard Stanley, autore del pikkolo gioiello cyberpunk "Hardware", la pellikola ha avuto una genesi piuttosto travagliata e doveva sre inizialmente diretta da Hussain, ke nel 1999 ne aveva skritto il primo soggetto, dal titolo The Bleeding Compass; xò la diffikoltà a ottenere i finanziamenti e l’impegno sul set de “La Belle Bete”, ultimo lavoro del canadese, portarono al koinvolgimento prima d Cerda, da tempo amiko del regista, e in seguito d Stanley, kiamato a rifinire alkune parti della sceneggiatura. Il prodotto finale risulta anke e soprattutto impreziosito dalla fotografia livida, dark, plumbea e polverosa d Xavi Gimenez, (Nameless, Darkness, Fragile, L'uomo senza sonno, Transsiberian) e, nonostante la presenza d tutti i klassici topoi horror (il bosko, la kasa abbandonata, i fantasmi), Cerdà c presenta la sua visione kon una ricerkatezza formale ke giova alla pellikola stessa e ke nn fa gridare al "deja-vu". Notevoli alkune scene d forte impatto visivo permeate da certe atmosfere dekadenti del migliore Fulci (quando i doppelganger fanno la loro komparsa viene alla mente l’analoga scena nell’inquadratura finale de L’Aldilà) e ke infondono un senso d disagio dovuto, in partikolare, all’isolamento in una terra lontana da ogni forma d civiltà, abitata da una popolazione sospettosa nei konfronti d tutto ciò ke è straniero, dagli eventi atmosferici ke flagellano senza tregua il luogo sxduto dove sono blokkati i 2 protagonisti e, infine, dalla dekadente e terrifikante visione della kasa stessa, entità vivente ke rikorda quella altrettanto infernale di Amityville.
In konklusione, l'oxa spagnola sa tenere sulle korde lo spettatore, angosciandolo e facendolo precipitare in una spirale soffokante d paura e terrore, attraverso una storia molto koinvolgente e intensa, una storia sull'ossessione e sull'autodistruzione, ke nn skorre via facilmente e lascia in alkuni frangenti numerose domande a kui è difficile dare una risposta, ma l'effikacia della pellicola risiede proprio in questo.

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