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Amore proibito

Regia di Dror Zahavi vedi scheda film

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Ronaldo del '98 4ever

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La recensione su Amore proibito

di Ronaldo del '98 4ever
6 stelle

Non pensavo che questo filmettino per la tv potesse colpirmi così positivamente. Il titolo è abbastanza provocatorio, ed ispira anche piccanti doppi sensi, ma la storia è veramente interessante. L'amore tra questi due fratelli gemelli è espresso in modo molto morigerato, senza eccessi; direi quasi in modo raffinato: sembra che vengano messi in risalto tutti gli elementi più nobili e spiritualmente elevati di una storia d'amore. Insomma, c'è poco di fisico, e di quel poco non si vede quasi niente. Sono poi perfetti i risvolti sociali evidenziati, e Zahavi dimostra di saperli gestire in modo molto corretto... Il vero grande difetto sta in talune parti della sceneggiatura: circa i due fratelli ed il loro rapporto prima della narrazione non viene detto quasi nulla, l'inizio è troppo frettoloso ed alcuni personaggi, tra cui il padre dei ragazzi, sono senza alcuno spessore per buona parte della pellicola (poi migliorano). Sospendo invece il giudizio circa il finale: se da un lato mi è piaciuto, dall'altro mi ha un po' deluso. Nel complesso resta sicuramente un film molto migliore di quanto ci si possa aspettare: fa riflettere senza diventare mai bacchettone, è interpretato bene dai due protagonisti ed è pienamente godibile...

Sulla trama

L'intreccio è organizzato abbastanza bene, e la storia scorre in modo lineare senza particolari vuoti. La fretta che si percepisce nella parte iniziale avrebbe anche potuto essere evitata... Molto grave è invece la mancanza quasi totale di informazioni antecedenti all'inizio della narrazione; in particolare di informazioni sul rapporto tra Mattis e Mieke.

Sulla colonna sonora

Non mi sono sembrate musiche particolarmente memorabili ma, in quanto abbastanza tristi e malinconiche, possono andare...

Cosa cambierei

Farei in modo di rendere noto com'era il rapporto tra Mattis e Mieke prima dell'inizio della narrazione; eviterei la fretta di esordire, che si percepisce molto chiaramente; ed infine inserirei un bel po' di scene con sesso esplicito al limite della pornografia: ciò permetterebbe di cogliere ancora meglio il significato dell'incesto, oltre che di ammirare la Schalaudek nei momenti migliori...

Su Christian Wunderlich

Attore tedesco senza troppe speranze se non nel mondo delle serie tv. Tuttavia, Wunderlich dimostra di funzionare bene per quello che è il suo ruolo: senza infamia e senza lode, ma di impegno ne mette parecchio...

Su August Zirner

Non mi è piaciuto, più che altro perché il suo personaggio resta senza spessore per quasi tutto il film. Una specie di macchietta, insomma, o un burattino se preferite... Ma in ogni caso non avrebbe potuto migliorare la propria posizione più di tanto: stiamo sempre parlando di attori di serie B, adatti appena ad interpretare film per la tv o telefilm. Inutile chiedere la Luna a questa gente...

Su Alexandra Schalaudek

Mamma mia, che spettacolo! Sarà sì un'attrice di basso livello, ma quanto accidenti è bella... Semplicemente una favola! Vedendone il corpo, il viso e l'eccezionale seno, ci si sente un po' tutti come Mattis: folgorati dalla figura di questo angelo così dolce e ben pettoruto... Insomma, con una gnocca simile si può perdonare anche l'incesto. Favolosa! E comunque anche come recitazione non se la cava affatto male: sempre molto credibile ed appassionata, a suo agio nel ruolo della stupenda Mieke. Sarebbe un sogno poterla avere...

Su Florian Heiden

Appartenente anch'egli al livello del resto del cast, Heiden riesce in parte a distaccarsene (al pari della Schalaudek), grazie ad un'interpretazione passionale, viva, molto convinta. E' poi evidente che non parliamo di Johnny Depp, ma il suo ruolo lo ha interpretato bene, senza sbavature. Lo invidio per le scene girate a letto con la Schalaudek...

Su Dror Zahavi

Pur non brillando per particolari doti tecniche (che comunque avrebbero faticato ad emergere, visto il genere trattato), Zahavi sorprende per la capacità di gestire con intelligenza e sangue freddo una tematica molto impegnativa ed oggetto di discussione fin da tempi antichissimi: l'incesto. La storia d'amore dei due gemelli Mattis e Mieke viene inscenata in modo crudo, il più possibile al naturale, con anche tutte le conseguenze sociali e morali che logicamente ne derivano. Questo porta a riflettere, ad immedesimarsi, a porsi domande su come ci si sarebbe comportati al posto di Mattis e Mieke. Ed inoltre Zahavi riesce a non far percepire allo spettatore il senso di pudore e l'eccessivo moralismo che un caso come questo scatenerebbe: insomma, non viene fatta nessuna predica. Fatte queste premesse, si può affermare che il film è discreto, e che il lavoro psicologico fatto da Zahavi non è da sottovalutare. Peccato solo per le imprecisioni di sceneggiatura e per la mancanza di qualche scena spinta: avrei assegnato volentieri "buono"...

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