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Uno dei nostri ragazzi ce l'ha fatta
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Un prete e un rabbino si incontrano dopo tanti anni che non si vedono. Entrambi hanno un nipote a cui tengono molto. Il rabbino chiede "Come sta il tuo caro nipote?". E il prete risponde "Bene grazie. È un ragazzo molto buono. Senza dubbio diventerà prete come me! E il tuo?". "Il mio" dice l'altro "ha finito il liceo e si è iscritto a ingegneria". Il prete e' un po' invidioso e quindi aggiunge: "Sai, mio nipote e' talmente bravo che forse diventerà vescovo...". E il rabbino: "Il mio invece è così intelligente che riuscirà a entrare alla NASA...". Il prete pensa: "Caspita, addirittura la NASA" ed è verde di invidia. Quindi sbotta: " Mio nipote diventerà cardinale!". E il rabbino: "Cardinale...e poi basta?". "Be' - ribatte il prete - magari un giorno diventerà... Papa!". "Papa... e basta?" dice il rabbino. "Come, Papa e basta, che cosa vuoi, che diventi Dio?". "Be' scusa, non faccio per vantarmi"- dice il rabbino - "ma uno dei nostri ragazzi ce l'ha fatta...".

 



Ieri ho chiesto a Gianluigi, che stava arrivando in ufficio da me, di farmi la cortesia di portarmi l'ultimo numero di FilmTv, la rivista, quella dalla quale siamo nati tanti anni fa e dalla quale da tempo ci siamo staccati. Noi ora siamo proprietà di Mondadori, loro di Tiche, molta acqua è passata sotto i ponti. Ma né noi né loro siamo cambiati. E resta la fratellanza come resta la simpatia, spero reciproca.
Quando mi ha consegnato la rivista, gli ho raccontato questa barzelletta - che mi fa molto ridere (ma voi l'avete capita?) - che avevo sentito per la prima volta raccontata da Moni Ovadia, magistralmente.
Si è divertito, ma non capiva, proprio come non potete capire voi se non aggiungo che l'ultimo numero di FilmTv (la rivista, dalla quale ci siamo staccati... devo dirlo ogni volta perché la confusione non è mai terminata) è il primo della nuova direzione affidata a Giulio Sangiorgio. 
Tenevo in saccoccia questa barzelletta da qualche mese, da quando ho saputo che Giulio si sarebbe avvicendato a Mauro Gervasini perché Giulio resta per me "uno dei nostri ragazzi": lo conosco da una dozzina di anni, da quando frequentava il sito, come semplice utente, firmandosi con il nick Kamen. Era brillante e straordinario, lo si notava già subito, e aveva già una competenza cinefila mostruosa. Segnalarlo e raccomandarlo fu un dovere. Non lo faccio per vantarmi - come il rabbino della barzelletta: il merito è tutto suo e riconoscerlo è un dovere.
Però sapere che "ce l'ha fatta" un po' mi inorgoglisce, lo ammetto.
Penso anche a tutti i curriculum che riceviamo, così tanti che non è nemmeno immaginabile rispondere: se potessi farlo direi loro "scrivi su FilmTv.it, fatti conoscere". Perché le poche possibilità di impiego - nei rari casi in cui ci consentono di ampliare il nostro troppo succinto organico - le offriamo sempre a chi è stato con noi, ci ha aiutato, si è fatto conoscere e ha mostrato sul campo il suo valore. È un processo naturale e organico: nulla da nascondere.
Permettetemi quindi di augurare buon lavoro a Giulio Sangiorgio, nuovo giovanissimo e brillante direttore responsabile di FilmTv (la rivista...). E di salutare Mauro Gervasini, la cui impegnata carriera procede (è ora direttore editoriale della casa editrice che pubblica FilmTv, la rivista) e che è stato mio compagno di banco in redazione e resta un caro e competente amico.
Sono sicuro che i tanti tra voi che seguono sia il sito sia la rivista valuteranno questo cambiamento con curiosità e interesse e sono altrettanto sicuro nel consigliare a chi non compra o non conosce FilmTv (la rivista...) di dare un occhio in edicola: ora la guida uno dei nostri ragazzi!

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