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Fletto i muscoli e sono nel vuoto!
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Non sarà affatto una questione di device da indossare, casco, occhiali, mascherina, guanti, guaine (per coloro che desidereranno esperienze più totalizzanti), auricolari o lenti a contatto applicate direttamente alla retina. Che sia virtuale, aumentata o diminuita, altri tipi di realtà investiranno come un tornado il mercato del cinema e dell'intrattenimento. Lasciate che ve le presenti, in estrema sintesi, un poco prima di cimentarmi in un libero flusso di pensieri e scenari.

Premesso che la realtà che percepiamo è sempre rappresentata da una somma di dati che arrivano al nostro cervello attraverso i sensi, la realtà virtuale è quella che aggiunge il maggior numero di informazioni elaborate elettronicamente arrivando a sostituire quasi del tutto la percezione di ciò che ci circonda. La realtà aumentata è invece meno invadente, accontentandosi di sovrapporre al reale informazioni sottoforma di livelli o filtri accessori. Esiste anche la realtà diminuita che in sostanza elimina dati dal nostro mondo, un meccanismo che potrebbe rivelarsi molto utile qualora avessimo bisogno di fare chiarezza facendo emergere solo ciò che è davvero importante. Non sfuggirà un semplice fatto e cioè che quotidanamente noi già applichiamo alla realtà filtri che aumentano o diminuiscono la nostra percezione, basta pensare a come le emozioni influenzano il nostro sguardo sul mondo.

E ora immaginiamo che in un futuro non troppo lontano sia possibile condire la nostra realtà con elementi che provengono dal cinema. Pillole di cinema che sceglieremo da un vero e proprio menù. E quindi Bling. Questa è chiaramente una notifica che ci avvisa che in qualità di iscritti al servizio Epifanie Hitchcockiane abbiamo accesso ad un nuovo contenuto. Ci basterà osservare il cielo, il nostro cielo, e vedremo stormi di uccelli dirigersi verso di noi, corvi neri cominceranno a planarci fastidiosamente intorno. Se invece abbiamo optato per qualcosa di più forte, potremo dirigerci al nostro fast food preferito e attivare la pillola Ringo e Yolanda per trovarci in mezzo alla rapina al ristorante di Pulp Fiction. Da Tarantino regista a Tarantino attore, non sarebbe neanche male trasformare il nostro tranquillo pub di quartiere in quel locale in mezzo al deserto in cui Salma Hayek danza vestita solo di un pitone. Piccoli esempi di realtà aumentata giusto per iniziare ma sappiate che, quando vi sarete abituati alle immissioni di informazioni elettroniche, avrete sicuramente accesso anche a veri e propri filtri da attivare per trasformare, "on demand", il mondo in elaborazioni dei vostri autori preferiti. Il Filtro Nolan potrebbe permettervi di far implodere su se stesso quel brutto condominio che disturba da sempre il panorama dalla vostra finestra, in pieno stile Inception. Un particolare filtro sottrattivo modello Lav Diaz potrebbe distorcere il tempo e farvi vivere cose che normalmente accadono in un minuto spalmandole su cinque. Nel Filtro Woody Allen tutti potrebbero parlare ininterrottamente dei propri problemi chiedendovi consigli (utile per gli utenti solitari e insicuri convinti che le proprie opinioni non abbiano mai un peso). Il Filtro Wes Anderson colora, allinea e compone geometricamente la realtà costruendo uno scenario in cui vi sentirete autorizzati a comportarvi da eterni adolescenti o da hipster incompresi.
Cominciate a prenderci gusto? Beh, questi sono ancora assaggi, siamo ancora nell'ambito della realtà aumentata o dimimuita. Lasciate che creatori di mondi cinematografici come James Cameron o J. J. Abrams si prendano cura di voi disegnando veri e propri universi virtuali pieni di dettagli in cui potrete scegliere se essere spettatori, protagonisti o comparse. Il pianeta di Avatar, la navicella spaziale di Alien, (essere dentro) La mente di John Malkovich, il laboratorio audio di Harry Caul in La conversazione.

Liberate la mente, tirate fuori i vostri cult, le situazioni, i generi, gli stili, i caratteri salienti dei registi che amate in cui vorreste ritrovarvi. Per farne filtri ci vorrà ancora un po' di sviluppo software ma almeno potremo dire di aver buttato giù un paio di idee. Se non qui, dove?

Immagine tratta dal video di Makkox - Gazebo
Visibile integralmente qui

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