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I set di Cinecittà in mostra
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Piccola parentesi fotografica, strettamente connessa al mondo del cinema.

 

Si inaugura stasera a Roma alle ore 18 presso la Galleria Gagosian la mostra fotografica "Sanctuary" del fotografo newyorkese Gregory Crewdson. Si tratta di 41 scatti in bianco e nero, raffiguranti dei set dismessi dietro agli studi di Cinecittà e usati anche da Fellini e Rossellini, dove la presenza umana è volutamente assente per far divenire protagonista assoluto l'ambientazione e l'architettura che accompagnava i film, rimarcandone spesso la drammaticità.

 

 

Così l'artista, nato a Brooklyn nel 1962, descrive la mostra:

 

"In queste immagini attingo alla calma ed al mistero che avvolgono i set cinematografici abbandonati. Come in gran parte del mio lavoro, ho osservato l’indefinita linea di confine fra realtà e finzione, natura ed artificio, bellezza e decadenza.

 

 

 

Lavorando all’alba e al tramonto sul set italiano [ricostruito proprio negli studios di Cinecittà] di “Rome” [la famosa serie televisiva prodotta dal canale americano HBO nel 2005 e trasmessa in Italia da Rai 2 e Rai 4], ho catturato l’atmosfera di tangibile malinconia tra le ombre delle architetture deserte, rischiarate soltanto dagli improvvisi raggi di luce del giorno. Collocandomi  nella tradizione dei grandi cronisti della scena urbana quali Eugene Atget e William Eggleston, ho voluto contribuire al genere con la mia personale ricerca di una forma di realismo fra le vestigia artificiali della realtà cinematografica.   

 


 

 

In "Sanctuary" i tratti tipici del documentario svelano la vita nascosta dei film e di ciò che rimane una volta terminata la produzione. In molte immagini sono visibili le strutture delle facciate e le impalcature dei set in decadimento. In altre, le costruzioni d’epoca sono circondate da strade di ciottoli e spazi aperti ricoperti di folte erbacce. Statue in rovina, graffiti sui muri, pozzanghere e altri segni di abbandono enfatizzano ulteriormente l’inquietante assenza di vita che queste immagini comunicano, accentuata dalla luce naturale dell’alba e del tramonto. La dimensione intima del bianco e nero amplifica l’intensità  e la suggestione di ogni immagine."

 

 

 

La mostra sarà in cartellone fino al prossimo 5 marzo.

 

 

Eccovi, in anteprima, una serie di scatti allegati al catalogo ufficiale della mostra:

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