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L'Arte di René Laloux: realtà surreali e i limiti del cosciente
di Genga009 ultimo aggiornamento
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L'Arte di René Laloux: realtà surreali e i limiti del cosciente

Questa quinta parte della rubrica è riservata al cinema d'animazione europeo, quel fantasy/grottesco con chiare simpatie marxiste che negli anni Sessanta si è sviluppato un po' in tutto il Vecchio Continente.

René Laloux: professione psichiatra e, successivamente, regista; il più importante esponente del cinema d'animazione francese.

 

E' un peccato che non sia presente nel sito Gandahar [****], un vero capo d'opera - targato Asimov - che ragiona sui rapporti tra natura e artificiale [detto ancora meglio, tra fango/semplicità/pace e metallo/complessità/guerra] attraverso immagini surreali e analisi rivolte al presente [al 1988, ma valgono benissimo anche per il 2016]. La chiave interpretativa del tema si scosta dalla visuale "miyazakiana" del conflitto propositivo. In Gandahar ciò che è distrutto è perduto; la forza soffoca, calpesta, senza lasciare tracce. {Proviene da un'altra dimensione? Si è sicuri della sua natura, per convenzione, malvagia? Siamo noi, forse, i reali responsabili della disfatta?}

 

Vi presento i film di Laloux più importanti in ordine cronologico.

Playlist film

Dead Times

  • Cortometraggio
  • Francia
  • durata 10'

Titolo originale Les temps morts

Regia di René Laloux

Dead Times

Il primo progetto del duo Laloux&Topor è una lezione acuta e cruda sulla violenza e sul'istinto omicida dell'essere umano. Il corto alterna riprese risalenti alla Grande Guerra e ad altri conflitti che hanno dilaniato l'Europa e il mondo nella prima metà del Novecento, disegni animati e sequenze in presa diretta. Ciò che si evince dalla breve opera è quanto naturale sia per l'uomo voler spegnere la vita altrui, poterla dominare, divenire giudice e carnefice dell'esistenza che lo circonda. La scena della prostituta nella baracca di teste umane improgionate incornicia una visione dell'animo umano cinica e profondamente sprezzante. Lo sguardo vitreo e spento della donna, che impassibile osserva la sua ultima preda bruciare nel camino, è figura simbolica di cosa siamo veramente quando pensiamo di essere delle vittime del mondo e della società, ovvero prima di tutto degli assassini, schiavi dell'eros e della passione quanto del sangue.

 

Voto: ***

Rilevanza: 3. Per te? No

Les escargots

  • Animazione
  • Francia
  • durata 10'

Titolo originale Les escargots

Regia di René Laloux

Les escargots

Uno dei cortometraggi più famosi dell'animazione tradizionale. Les escargots rappresenta ciò che, anni dopo la sua realizzazione, decine di cult fantascientifici esprimeranno: ciò che l'uomo crea per poi consumare non sempre è disposto a rendersi un mezzo passivo per un qualsiasi conforto, sia esso fisicamente o intelletualmente stimolante non fa differenza [Videodrome, Akira, Blade Runner, Ghost in the Shell, Nausicaä della Valle del vento e molti altri lavori]. Le lumache sono prima un segno, poi una sorta di punizione divina. Il contadino, non essendo riuscito a far crescere l'insalata, piange. Con le lacrime, l'insalata cresce in modo incontrollato, attirando sempre più lumache. Le lumache a loro volta divengono enormi e seminano il panico tra gli uomini.

Una breve, surreale, importantissima lezione di vita; una metafora sul senso di onnipotenza proprio dell'uomo nei confronti della realtà sensibile [sicuro di sé una volta trovata una soluzione ad un problema; noncurante delle conseguenze delle sue azioni, che continua a ripetere per compiacere il suo senso smisurato di egocentrismo].

 

Voto : ***

Rilevanza: 5. Per te? No

Il pianeta selvaggio

  • Animazione
  • Francia
  • durata 70'

Titolo originale Le planète sauvage

Regia di René Laloux

Il pianeta selvaggio

Allucinante; allucinatorio; allucinato!

 

Un viaggio nel tempo, diretto alla genesi dell'umanità, o meglio, della società umana: prima schiavizzata - animali domestici - , poi ribelle, infine rivoluzionaria. Gli esseri celesti, prima possenti, inarrivabili e freddi tiranni, sapienti sacerdoti dell'infinito, del mondo ideologico, vengono spazzati via dall'istinto, dalla pulsione, dall'ira cosciente, da una sorta di vendetta che gli uomini compiono ai loro danni. Lo sviluppo intellettuale e sociale dell'individuo creano la persona, la persona crea un gruppo: più cervelli, più mani; più unità; più forza. 

Quando il sapere è troppo - e il senso di autosufficienza si trasforma in onnipotenza - si diventa vittime dei più illusi, dei più astuti, dei più determinati a condurre un'azione distruttiva o costruttiva affidandosi al lavoro collettivo [sempre che esso sia coordinato a dovere]. 

 

Lo psichedelico e il grottesco costituiscono nelle animazioni e nelle musiche il capolavoro assoluto di Laloux . Le magnifiche tavole di Topor - che citano Dalì e Mirò nell'estetica, De Chirico nella visione interpretativa, Kandinskij nelle geometrie - , sporche, dai soggetti surreali, indefiniti, sproporzionati, regalano al film un fascino unico. {Superlativa la sequenza del "transfert"!}

 

Voto : *****

Rilevanza: 6. Per te? No

I maestri del tempo

  • Animazione
  • Francia, Svizzera, Germania, Gran Bretagna, Ungheria
  • durata 78'

Titolo originale Les maîtres du temps

Regia di René Laloux

Con Jean Valmont, Michel Elias, Frédéric Legros, Yves-Marie Maurin, Monique Thierry

I maestri del tempo

Quando tempo fa lessi "un film di Laloux&Moebius" rimasi sconvolto e forse per questo, quando lo vidi, non riuscii ad apprezzarlo quanto avrei voluto. 

 

I maestri del tempo è un'opera avventurosa, un lungometraggio per ragazzi esteticamente molto interessante [e vorrei ben vedere] ma con troppi buchi, per così dire, rattoppati male. Il film è si lineare ma in modo forzato, tuttavia il finale ha dell'originale. Sono rimasto deluso soprattutto dai personaggi: gli angeli bianchi lasciati a se stessi, l'equipaggio con personalità affatto coinvolgenti, il protagonista "riuscito" come la stessa sceneggiatura. Gli unici personaggi veramente ben descritti - e rappresentati - sono Yula e Jad, i due omuncoli dotati di empatia e gran senso logico. 

Sicuramente buone sono le animazioni, anche se, presentando evidenti tagli troppo netti durante alcune sequenze [probabilmente conseguenza del budget limitato per la produzione del film], non sempre risultano perfettamente scorrevoli.

 

Voto : ***

 

_

 

 

Si conclude qui questa parte della rubrica, sperando di aver incuriosito chi non conosce i lavori di cui ho scritto. Scoprite Laloux e scoprirete un'universo cinematografico unico!

 

Grazie per l'attenzione.

 

_____________________________________

 

Monografie/Filmografie precedenti:

 

Hayao Miyazaki

Satoshi Kon

Isao Takahata

Wolfgang Reitherman

Rilevanza: 6. Per te? No
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