Lolita
- Drammatico
- USA, Gran Bretagna
- durata 152'
Titolo originale Lolita
Regia di Stanley Kubrick
Con James Mason, Peter Sellers, Sue Lyon, Shelley Winters, Gary Cockrell, Jerry Stovin

Or dunque.. negli ultimi due giorni s'è discettato a lungo, in questi spazi, su quale potesse (o dovesse) essere il sottile, forse impalpabile confine tra legittime espressioni artistiche e manifestazioni estetiche di carattere pedo-pornografico. Raggiungere una conclusione univoca in relazione a tali temi appare impresa tutt'altro che semplice. Certo è che alcune opere, indubitabilmente considerate "artistiche" e dunque portatrici di valori estetici di assoluta rilevanza, hanno (e non da oggi) ampiamente attinto da un immaginario tale da poter evocare, più o meno palesemente, atmosfere e situazioni al limite della pornografia infantile. Il problema autentico inerisce forse al fondamentale confine tra azione e RAPPRESENTAZIONE. Pensiamo ad un film di Pasolini (Salò, ad esempio, che incontrò serissimi problemi in sede giudiziaria proprio per la 'rappresentazione', piuttosto esplicita, di pratiche sessuali aventi per protagonisti dei minori), pensiamo a tanta pittura, a certa letteratura, per non parlare poi della 'pedofilia ante litteram' dei classici greci e latini... Ebbene, a parere di chi scrive, tali opere, universalmente ritenute provviste di indiscutibili connotati d'artisticità, non possono e non DEBBONO, in alcun modo, essere etichettate come 'materiale pedo-pornografico' (con tutte le immaginabili conseguenze sul piano censorio e giudiziario che una tale qualificazione comporterebbe). Molte autorevoli interpretazioni dottrinali del testo costituzionale stesso hanno poi elaborato una ricostruzione del travagliato rapporto arteoscenità nei seguenti termini: il principio del c.d. 'buon costume', previsto in Costituzione quale unico limite al generale principio della libertà di manifestazione del pensiero, sarebbe da ritenersi 'inoperante', e dunque inapplicabile, al cospetto di quelle creazioni dell'intelletto umano che presentino 'requisiti minimi d'artisticità'. Il valore della libertà dell'arte (anch'esso sancito in Costituzione) risulterebbe insomma degno di preminente tutela rispetto all'altro valore (spesso confliggente) del 'buon costume'. E' semplicemente un'interpretazione (a parere di chi scrive condivisibile) che si inserisce in un lungo e tutt'ora insoluto dibattito dottrinale su un tema certamente di difficile codificazione. Semmai il nodo più 'scottante' su cui interrogarsi è quello (socialmente più accettabile) relativo allo SFRUTTAMENTO dell'immagine (e perchè no del corpo) dei bambini che viene ormai quotidianamente messo in atto in settori quali la pubblicità, il più deteriore 'entertainment' televisivo e perfino in certe, discutibili, forme di 'informazione'. Piccole provocazioni sparse: forse che il bimbo asiatico che siede nudo su un gabinetto per pubblicizzare un deodorante per la casa sia da considerarsi una vittima della pedofilia del regista dello spot?? e la bambina della pubblicità 'coppertone' è forse vittima del cagnolino pedofilo che le tira giù il costume?? e i tanti neonati ripresi in scene 'intime' tra pannolini e bagnetti..?? suvvia.. per non parlare dei vari Macaulay Culkin o degli 'Harry Potter' che, superstar a 12 anni, devono poi affrontare i traumi del successo 'facile' e confrontarsi con il terribile (e mai richiesto) smarrimento di un'infanzia mai vissuta. Ecco cosa è grave, a parer mio: la mercificazione dell'infanzia non in chiave necessariamente sessuale, non per far arte (magari anche mostrando dei nudi), ma al solo, squallidissimo, fine precipuo di narcotizzare lo spirito critico dello spettatoreconsumatore.. di far soldi sulla pelle (nuda o vestita che sia) di esseri umani in miniatura. Innocenti e spesso inconsapevoli. Smarriti e fiduciosi, in balìa dell'avidità di produttori, 'talent scout' e genitori senza senno. Questo è un crimine grave QUASI quanto la pedo-pornografia, il princìpio base è lo stesso, e viene compiuto ogni giorno, alla luce di un sole-riflettore e tra mille sorrisi.
Titolo originale Lolita
Regia di Stanley Kubrick
Con James Mason, Peter Sellers, Sue Lyon, Shelley Winters, Gary Cockrell, Jerry Stovin
Titolo originale Bizita Q
Regia di Takashi Miike
Con Kenichi Endo, Shungiku Uchida, Kazushi Watanabe, Shoko Nakahara
Regia di Pier Paolo Pasolini
Con Paolo Bonacelli, Giorgio Cataldi, Umberto Paolo Quintavalle, Aldo Valletti
"To the pure all things are pure, not only meats and drinks but all kind of knowledge, whether of good or evil" (John Milton, Areopagitica)
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