Regia di Roman Polanski vedi scheda film
L'inquilino del terzo piano (1976): Roman Polanski
L'inquilino del terzo piano (1976): Roman Polanski
L'inquilino del terzo piano (1976): Shelley Winters, Roman Polanski
Grandissimo thriller psicologico su identità, follia e scardinamento dell’Io, e segue la vicenda di Trelkovsky un uomo che si trasferisce nell’appartamento di una donna che si è suicidata, e comincia a sperimentare una serie di esperienze strane e molto terrificanti. Film che è caratterizzato da un grande senso di inquietudine e disagio, che cresce lentamente fino a culminare in un climax di tensione e paura. Polanski utilizza alcune interessanti scelte registiche per creare una sensazione di smarrimento e confusione allo spettatore, che rispecchiano lo stato mentale del protagonista. Il film è profondamente influenzato delle atmosfere di Franz Kafka ed è pieno di richiami alla sua produzione letteraria. (il sentirsi rinchiusi in un mondo assurdo e insensato) La storia si evolve in modo apparentemente sconnesso con accadimenti che paiono privi di logica o spiegazioni. Uno dei punti cruciali del film è la perdita di identità e lo scardinamento dell’io, in cui Trelkovski appare incapace di padroneggiare se stesso e la sua percezione della realtà. Ma in realtà ciò che emerge è un vero e proprio sdoppiamento della sua personalità che lo porta a un drammatico smarrimento. La storia si presta anche ad altre riflessioni: che rapporto abbiamo con la nostra esistenza e quanto ne è dato sapere? E’ possibile distinguere ciò che è vero da ciò che è solo un’illusione mentale? Domande senza risposta che vengono lasciate alla libera interpretazione dello spettatore perche’ rifletta sulla complessità dell’essere, e sulla nostra capacità di comprendere il mondo che ci circonda. Polanski affronta anche il tema della xenofobia, tema a lui molto caro, dato che il personaggio da lui interpretato viene bullizzato dai membri del suo.palszzo, ed è lo stesso trattamento che ricevette quando si trasferì dalla Polonia alla Francua da ragazzo. (Per questo motivo ha deciso di interpretare Trelkovsky, era un ruolo che sentiva troppo suo). Capolavoro assoluto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta