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Bellissima

Regia di Luchino Visconti vedi scheda film

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La recensione su Bellissima

di steno79
9 stelle

Da un soggetto vagamente neorealista di Cesare Zavattini, poi ampiamente rielaborato in fase di sceneggiatura, il terzo film di Luchino Visconti si risolve in un ritratto di donna che offre ad Anna Magnani il ruolo della popolana Maddalena Cecconi, forse la più grande interpretazione della sua carriera cinematografica. Opera forse non perfettamente padroneggiata nei suoi cambi di registro, ma traboccante di umori, sentimenti e di toccante umanità. La Magnani diventa un simbolo delle speranze di ricostruzione del dopoguerra e un archetipo di tutte le madri coraggiose e battagliere: brava sia sul versante drammatico che su quello da commedia. Al suo fianco Walter Chiari non sfigura nella parte del piccolo imbroglione Annovazzi, mentre il regista Alessandro Blasetti si ritaglia una gustosa apparizione nel ruolo di sé stesso. La scena clou è quella in cui Nannarella assiste di nascosto alla proiezione del provino della figlia e alle reazioni scomposte e sprezzanti dei cinematografari, di una sobrietà ammirevole: la Magnani risulta molto intensa, sa trasmettere il giusto pathos senza eccedere in virtuosismi attoriali. Nell'itinerario del regista, comunque, resta soprattutto un'opera di transizione, influenzata dalla poetica del Neorealismo (tutti gli accadimenti della trama sono solidamente inseriti in una dimensione quotidiana) ma non priva di riferimenti al melodramma e all'opera lirica, come sarà sempre di più nei film successivi. All'epoca fu purtroppo un insuccesso di pubblico, ma col passare degli anni è stato sempre più rivalutato, giustamente, come pellicola di un grande maestro che era ancora interessato ad indagare la società italiana del suo tempo con un'acutezza in tutto degna dei capolavori di Rossellini e De Sica, prima della svolta nel melodramma in costume con "Senso" che lascerà delusi molti dei suoi ammiratori. Le unghiate satiriche contro le illusioni create dal Cinema come Fabbrica dei Sogni colpiscono ancora nel segno a tanti anni di distanza e ne fanno un film fra i più attuali di Visconti.

voto 9/10

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