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Deviazione per l'inferno

Regia di Edgar G. Ulmer vedi scheda film

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La recensione su Deviazione per l'inferno

di BlackShadowKing98
6 stelle

-Il maestro Scorsese lo definisce uno dei picchi massimi raggiunti dal cinema nella cosiddetta epoca d'oro della frontiera statunitense-

Con Deviazione per l'inferno si apre una pagina ben discussa dai cineasti della nuova e ormai vecchia Hollywood degli anni 70 . Il maestro Scorsese lo definisce uno dei picchi massimi raggiunti dal cinema nella cosiddetta epoca d'oro della frontiera statunitense. Personalmente,ciò che mi rimane più inpresso oltre che il bianco e nero , è stato il volto dell'attore principale calato nei panni di un uomo impaurito,sudato,sporco e paranoico fino al midollo. La paura vibra e rimane accesa nel suo sguardo per tutta la durata della sua avventura di strada ,contornata da figure che per un gioco del destino o per un altro minano alla sua sicurezza ,mettendolo quindi  in gravi pericoli del quale egli si sente minacciato,soffocato e totalmente schiacciato. Egli è ansimante,ansimante di ansia e di angoscia,in un momento storico dove il capitalismo sta facendo i suoi primi passi,dove ogni colpo di scena è legato da un filo conduttore che rendono il suo destino non solo fatale e tragico,ma anche una prigione claustrofobica con la cella aperta e che attende solamente di essere riempita , consapevole che ciò accadrà quanto prima.I suoi incubi diventano una certezza imminente,il senso di colpa della sua coscenza la sua nemesi principale.Ad accentuare i primi rischi e pericoli che forse potevano risolversi tranquillamente è la figura femminile,una ragazza che sembra entrare in gioco apparentemente per caso,ma che per una diabolica coincidenza entra nella vita del protagonista. Una donna,una bomba ad orologeria,una manipolatrice che della sua manipolazione ne farà inconsapevolmente l'antidoto della sua storia.Una fiamma velenosa e sprezzante che tiene e costringe il malcapitato nella sua stretta morsa,una tenaglia fatta di tentacoli giovani,sensuali,iracondi.Di contro,si può dire che il regista e la produzione sono stati costretti ad adattarsi ad un budget limitato,limitando quindi ciò che la storia avrebbe potuto e forse dovuto essere nell'intenzione del regista e dello sceneggiatore. Il finale,tagliato e reso frettoloso ci dà il rimorso o il rimpianto di ciò che avrebbe potuto essere la vera opera, ovvero una creatura dall'alto potenziale al quale hanno purtroppo tagliato coda e braccia. Avremmo voluto vedere di più,sapere di più,vivere di più la storia dei nostri personaggi. La riduzione costretta  del potenziale lascia l'amaro in bocca,ma non si può negare che al di là della delusione l'opera presenta sapientemente ed in un certo qual modo tutti i cliché di un film Noir: alcool, sigarette,un ottima dark lady,suspence,misteri, morti,borsalini,barba di due giorni e spleen esistenziale. È un piccolo progetto d'argento che avrebbe potuto essere forse un altro diamante.

Voto : 6.5/10

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