Regia di Jeremy Saulnier vedi scheda film
Buon film thriller splatter con un finale da resa dei conti.
Green Room (2015): locandina
Green Room (2015): Imogen Poots
Green Room (2015): Patrick Stewart
Green Room (2015): Anton Yelchin, Alia Shawkat
Green Room (2015): Anton Yelchin, Alia Shawkat, Joe Cole
Green Room Stati Uniti d'America 2015 la trama: Gli Ain't Rights, una band punk composta da quattro musicisti, sono impegnati nelle tappe conclusive di un tour disastroso quando trovano più di quanto si aspettassero da un concerto organizzato all'ultimo momento in un luogo sperduto nel selvaggio Oregon. Dopo aver assistito alla scena di un crimine, i quattro musicisti sono intrappolati in una stanza del backstage ostaggi di una gang di crudeli suprematisti bianchi, intenzionati a eliminare ogni testimone. Facendo leva sulle loro forze e capacità’ dimostreranno di essere un gruppo molto coeso in grado di lottare per continuare a vivere. La recensione: Green Room è un film scritto e diretto da Jeremy Saulnier. Sceneggiatura di Jeremy Saulnier Produttore Neil Kopp, Victor Moyers, Anish Savjani Produttore esecutivo Daniel Hammond, Gabriel Hammond, Vincent Savino Casa di produzione A24, Broad Green Pictures, Film Science Distribuzione in italiano Movies Inspired Fotografia di Sean Porter Montaggio di Julia Bloch Effetti speciali di Wayne Eaton, Chris Connolly Musiche di Brooke Blair, Will Blair Scenografia di Ryan Warren Smith, Benjamin Hayden, Janelle Giordano Costumi di Amanda Needham. Il film vede la partecipazione di Anton Yelchin, Imogen Poots e Patrick Stewart. La pellicola tratta la storia di una band punk che si ritrova attaccata da un gruppo di skinhead neo-nazisti, dopo aver assistito a un omicidio in un club dove stava suonando nel nord-ovest del Pacifico. Il film nasce dal desiderio di Jeremy Saulnier di dirigere un thriller ambientato in una green room(fonte wilkipedia). Le riprese si sono svolte a Portland, in Oregon. Il film è stato finanziato e prodotto da Broad Green Pictures. Green room film cupo chiuso in se stesso, sicuramente scioccante e poco divertente. Naturalmente un film ultra violento e con un atmosfera laida e malata. In ogni caso ha ritmo e forza narrativa con buoni interpreti su tutti Imogen Poots/Amber attrice britannica poliedrica che non sbaglia più un film. Una pellicola solida e con una sceneggiatura a prova di bomba. Il film fila liscio per 90 minuti a gran ritmo, con una colonna sonora rimbombante fino all’inverosimile finale ultra violento. Ci sono scene molto crude che traggono ispirazione dal genere torture-porn di Eli Roth, vedasi il violentissimo Hostel. Molte scene sono scioccanti e altamente improbabili e fantasiose, ma vanno accettate, perché questo è lo stile visionario del regista. Il ritratto psicologico degli skinhead e i torturatori pazzi non esiste, ma al regista non interessa, lui punta allo spettacolo senza regole, ma con una atmosfera thriller estremamente forte che è il marchio di impronta di questo film matto, ma non troppo. Interpreti e personaggi Anton Yelchin: Pat Patrick Stewart: Darcy Imogen Poots: Amber Alia Shawkat: Sam Joe Cole: Reece Callum Turner: Tiger Macon Blair: Gabe Mark Webber: Daniel Samuel Summer: Jonathan
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