Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Una storia western da cui Eastwood è saputo uscire benissimo tendo conto delle lezioni imparate dai maestri con cui ha lavorato o ammirato. Già produttore di s stesso, ha dalla sua l'autonomia e la volontà di affermare il suo pensiero cinematografico muovendosi giusto nel genere, che allora fu giudicato poco originale, ma che oggi lo vediamo, fortunatamente con un altro occhio.
La durezza dello sguardo del protagonista affronta anche l'argomento spinoso della guerra di secessione, guardandola dalla parte “sbagliata”, ma che il finale porterà nel significato giusto.
Ottima la sceneggiatura che si è avvalsa della collaborazione di Phil Kauffman, poi diventato apprezzabile regista (Uomini Veri)
Il western come storie difficilemnte ci sorprende, ma il modo di raccontarle che cambia le carte del nostro interesse e questo è il caso.
Ottima prova nel genere wester di cui lui ha acquisito una bella esperienza; un occhio cinematografico affilato ed avvincente
Doppio sforzo e doppio premio, meritatissimo
Ruolo nei cardini giusti
ha avuto anche il ruolo della moglie vera, dopo alcuni film con il marito fece anche film come regista e niente male, volto anomalo per il panorama esistente
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