Duddy Kravitz (Dreyfuss) vuole a tutti i costi lasciarsi alle spalle la sua modesta condizione di ebreo del ghetto di Montreal. Inizia la sua scalata sociale partendo dalla mansione di semplice cameriere e si lega alla cattolica Ivette (Lanctot) che non riesce a frenarlo quando la smania di ricchezza lo porta a commettere azioni disoneste. Un film niente affatto banale: candidatura all'Oscar per il soggetto di Mordecai Richler, interpretazioni intense anche nei ruoli secondari e trionfo di un protagonista negativo. Orso d'oro a Berlino.
“Ogni uomo che si dice tale deve avere una sua terra”. Da questo simbolismo viene sviluppato il racconto di Duddy un giovane rampante yiddish e la sua scalata verso un successo lastricato da male azioni,imbrogli e tradimenti, ma illuminato da un ideale molto meno materiale di ciò che sembra.
Scalata di un personaggio non attraente,e perciò il film non mi piace.il momento più bello è quando lui va con la ragazza vicino al fiume con splendido paesaggio.
E' un film che ha ormai fatto il suo tempo, ancorché vincitore all’epoca di alcuni premi. Un Dreyfuss per i miei gusti eccessivamente euforico e focoso, come spesso gli capita e come il suo stile gli impone.
Nel secondo dopoguerra (e più precisamente nel 1948) un giovane ebreo che vive a Montreal decide di dare una svolta alla sua vita: soldi, soldi ad ogni costo per abbandonare la sua condizione miseranda!
E come? Prima comincia a fare il cameriere, lavoro onesto ma duro, bisogna lavorare sodo per accumulare soldi, qualche aiutino disonesto per arrotondare può far miracoli. Non è il suo… leggi tutto
Soldi ad ogni costo Canada 1974 la trama: Montréal, 1948. Il giovane e rampante Duddy Kravitz sacrifica amori, amicizie e famiglia per coronare il suo sogno di diventare ricco e dimostrare al padre il suo valore. Duddy, difatti, si scopre come speculatore finanziario, produttore cinematografico ed imprenditore terriero. La recensione: Soldi ad ogni costo (The Apprenticeship of…
Nel secondo dopoguerra (e più precisamente nel 1948) un giovane ebreo che vive a Montreal decide di dare una svolta alla sua vita: soldi, soldi ad ogni costo per abbandonare la sua condizione miseranda!
E come? Prima comincia a fare il cameriere, lavoro onesto ma duro, bisogna lavorare sodo per accumulare soldi, qualche aiutino disonesto per arrotondare può far miracoli. Non è il suo…
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“Ogni uomo che si dice tale deve avere una sua terra”. Da questo simbolismo viene sviluppato il racconto di Duddy un giovane rampante yiddish e la sua scalata verso un successo lastricato da male azioni,imbrogli e tradimenti, ma illuminato da un ideale molto meno materiale di ciò che sembra.
leggi la recensione completa di claudio1959Scalata di un personaggio non attraente,e perciò il film non mi piace.il momento più bello è quando lui va con la ragazza vicino al fiume con splendido paesaggio.
commento di wang yuE' un film che ha ormai fatto il suo tempo, ancorché vincitore all’epoca di alcuni premi. Un Dreyfuss per i miei gusti eccessivamente euforico e focoso, come spesso gli capita e come il suo stile gli impone.
commento di movieman