Regia di Josh Boone vedi scheda film
Tratto da un romanzo di grande successo del 2012 di John Green e diretto da Josh Boone. La diciasettenne Hazel Grace da quattro anni convive con un tumore ai polmoni ormai in fase terminale. In un gruppo di sostegno incontra il diciottenne Augustus, anche lui colpito da tumore (osteosarcoma), ma "pulito" da diversi mesi, con cui, nonostante le preoccupazioni iniziali, soprattutto di lei, instaura una bellissima storia d'amore, fino ai temuti sviluppi... Ho letto parecchie opinioni sul film, che è stato un clamoroso successo al botteghino in USA - e poi anche altrove - e incuriosito da tanto interesse mi sono recato in sala a toccare il prodotto "con mano". Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma nella stragrande maggioranza dei casi quando un film è in grado di attrarre cotanto pubblico nelle sale, soprattutto se variegato e di tutte le fasce d'età, molto spesso è per meriti propri: in questo caso si tratta di una storia che scivolando su diversi registri, dal dramma all'ironia, non fa altro che raccontare la malattia e l'ineluttabilità della morte ma è anche una storia d'amore inevitabilmente difficilissima e anche per questo straziante, talvolta commovente. Lo stile è asciutto, i dialoghi non sono convenzionali, ma spesso beffardi e imprevedibili, certo qua e là c'è qualche ingenuità (non penso che ad Hazel servissero le parole di Anna Frank per capire che nella sua situazione è lecito lasciarsi andare e vivere al meglio il presente e ciò che resta) e talvolta qualche scena è un po' troppo enfatica, ma il film tiene bene le due ore, soprattutto la seconda parte quando arriva il dramma e la commozione. Una nota di merito ai due giovani protagonisti,ci sono i presupposti perché facciano strada. (Voto: 7)
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