Regia di Roger Donaldson vedi scheda film
Kevin Costner, in smagliante forma fisica, corre all'impazzata per i corridoi del Pentagono. Buon thriller oggi un po' dimenticato.
Rivisto dopo tanti anni mi è piaciuto ugualmente, ma ho colto molti dettagli che all'epoca mi erano sfuggiti. Come, ad es., il ritratto dell'ambiente politico-militare di Washington, tra CIA, Pentagono e Casa Bianca. Un ritratto con pochi riguardi nel rappresentare l'intruglio di politica, denaro e armi che viene rimescolato in quel calderone dall'odore nauseabondo. Bisogna dire che con gli anni i registi e gli sceneggiatori sono diventati molto meno coraggiosi.
Il regista Roger Donaldson dirige una buona pellicola tesa e compatta, che ci tiene incollati alla poltrona fino alla fine. La trama è ben congegnata e consequenziale. Kevin Costner era ancora un astro in ascesa, e questa sua interpretazione giustifica certamente questo percorso verso l'alto che stava facendo. Essa è anche migliore di molti dei ruoli che avrebbe ottenuto da divo vero e proprio, quando spesso recitò solo come sex symbol. Qui, comunque, visto che eravamo negli anni '80, la scena di sesso bollente non può mancare, e infatti e non manca. Gene Hackman, dal canto suo, viene forse messo un po' in ombra da Costner. Se la cava, ma forse quel ruolo non gli era proprio cucito su misura.
È il riuscito rifacimento di un film di John Farrow del 1948, e mi sento di consigliarlo. È uno di quei film che piace quasi a tutti.
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