Regia di Philippe Labro vedi scheda film
Ottimo thriller, ritmo incalzante e protagonisti convincenti. Storia originale che si svela con la giusta lentezza.
Ottimo thriller di Philippe Labro, girato tutto a Nizza con protagonista assoluto Jean-Louis Trintignant, commissario perspicace e tiratore infallibile. Senza dimenticare Carla Gravina in una parte troppo breve e la sensuale Stéphane Audran. Quattro delitti in apparenza senza movente smuovono all' improvviso il solito menage nizzardo. Il commissario comincia le indagini e subito purtroppo rimane coinvolto in prima persona perché la sua amante è una delle vittime. Non si perde d'animo e inizia il lavoro, contando sull'aiuto di due ispettori non proprio eccezionali... Il commissario ha una curiosa abitudine, si lava spesso le mani, anche se trova in strada una piccola fontanella. Un ispettore gli chiede il perché ma lui, abilmente, lo spiazza e non gli dice nulla. Nel cast c'è anche Paul Crauchet, noto caratterista francese, qua in una parte assolutamente diversa da quella proposta nel famoso sceneggiato TV anni '60 "Belfagor o il fantasma del Louvre". Proprio parlando con Crauchet il commissario comincia a capire qualcosa e sul fatto che i quattro delitti sono collegati: si tratta di un fatto torbido, successo molti anni prima durante una rappresentazione teatrale che viene riproposta ora a Nizza. La musica è incalzante e si abbina perfettamente alla figura di Trintignant, atletico commissario che però, dopo avere risolto l'intricata vicenda con successo, dà le dimissioni, amareggiato dalle reticenze degli interrogati e dal minimo aiuto avuto dai suoi superiori, preoccupati di non sollevare troppo clamore intorno ad alcune persone di spicco della "Nizza bene".
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta