Regia di Michael Mann vedi scheda film
Rivisto nel nuovo montaggio che un fan ha portato avanti nella lavorazione per due anni e mezzo, rimusicandolo come "Heat" con tanto di "God Moving Over the Face of the Waters", il capolavoro di Moby adesso sui titoli di coda anche qui, per appunto un "Re-edited in Heat Style".
Io conoscevo il cinema di Michael Mann e lo seguivo con ammirazione da metà anni ottanta grazie a "Jericho Mile- L'Evasione" e "Strade violente" al cinema, quando in Italia qualcuno al massimo iniziava a informarsi su chi fosse, dopo l'esplosione televisiva di "Miami Vice". E "The Keep- La Fortezza" neppure approdava nelle nostre sale.
Tant'è che "Manhunter- Frammenti di un omicidio" usci in Italia nel più assoluto anonimato, dimenticato al cinema ben presto.
Non ho perciò da scrivere le solite cose da "fandom" under 40 che tanto ormai sono uguali da parte di tutti i fan, a certe osanna retoriche, pompose e ridicole alla Bocchi.
Resta il fatto che "L.A. Takedown", sarebbe stato un bel prodotto televisivo, autonomo e dello stile personale, ottimamente padroneggiato, riconoscibilissimo anche senza che ci fosse stata la versione pantografata e kolossal di "Heat- La Sfida", sei anni dopo.
Infatti tutto, e comprese le scene che coinvolgono le rapine e le altre sequenze d'azione che poi sarebbero state rifatte con un budget da grande cinema fra '94 e' 95, sono di qualità eccellente per un mezzo televisivo, riconoscendo sempre la tecnica balistica e coreografica delle produzioni Mann come in "Miami Vice" e "Crime Story", allora da poco concluse.
Il montatore del suono John A. Larsen compie infatti come in "Miami Vice" un lavoro sonoro superbo, catturando gli spari tutti di armi diverse sulla Figueroa come nella sequenza della sparatoria dopo la rapina in banca, e divenuta una delle poi celebri in assoluto dopo il film del 1995, da vicino e da lontano, così anche i suoni della musica in esterni nei locali notturni. La musica, composta da Tim Truman, e che già compose la colonna sonora per la quinta e ultima stagione di "Miami Vice", è straordinaria nei suoi inserti rimasti, per la o.s t elettronica ambient dagli elementi in parte rock, musica da club, che si tratti di salsa o pop, con due brani notevoli presenti: la cover (proprio come nei titoli di testa e coda indimenticabili di "Oltre il Muro-Jericho's mile") di "Sympathy for the Devil" dei Rolling Stones realizzata dai Jane's Addiction e la cover di "L. A. Woman" dei Doors realizzata da Billy Idol .
Il casting di Bonnie Timmerman altra collaboratrice molto importante di Mann e Yerkovich per "Miami Vice" e già per "Strade violente", è ottimo poiché include alcuni piccoli grandi ruoli in apparizioni degne di nota: Clarence Gilyard Jr. nel ruolo di Dennis Haysbert dell'autista di McLaren(non ancora McCauley) /Alex McArthur nella rapina in banca, Cary-Hiroyuki Tagawa nel ruolo dell'amico di Waingro che Hanna/Scott Pankow affronterà in seguito, Juan Fernandez nel ruolo dell'informatore di Hanna, R. D. McCall nel ruolo dell'informatore(Jon Voight) di McLaren, Sam "Flash Gordon" J. Jones nel ruolo dell'uomo che molesta Lillian nel club in cui lavora, il trio formato da Daniel Baldwin, Victor Rivers e Richard Chaves nei rispettivi ruoli di colleghi detective di Hanna, il detective Bobby Schwartz, il detective Arriaga e il detective Lou Casals, e una supertopa ben superiore a Amy Brennemancome Laura Harrington nel ruolo dell'interesse amoroso di McLaren, Eady, che è affascinata dalla visione del mondo di McLaren, anche se non ha idea di cosa egli faccia per vivere, fino a che non è troppo tardi.
Peter Dobson e Vincent Guastaferro sono superbi nei rispettivi ruoli di Chris Sheherlis e Michael Cerrito, due dei colleghi ladri di McLaren che diventeranno come si sa, interpretati da Val Kilmer e Tom Sizemore, complici dalla pianificazione e all'esecuzione delle rapine nella speranza di usare il denaro per garantire una vita dignitosa alle loro famiglie. Ely Pouget un'altra "reduce" di "Miami Vice" è brava e più simpatica di Diane Venora nei panni della moglie qui non separata di Hanna, Lillian, la quale inizia a sentirsi trascurata dai suoi doveri di detective, mentre affronta anche un incidente che coinvolge l'uomo che la molestava e che Hanna avrebbe poi picchiato, senza però prendere troppo spazio come sarebbe accaduto per le parti famigliari con Diane Venora e Natalie Portman, rendendo un po' ridondanti e retoriche e di troppo minutaggio, le sequenze dedicate a queste sottotrame. Michael Rooker è in originale inconfondibile fin dalla voce, nel ruolo del secondo in comando di Hanna, il detective Bosko, che aiuta nelle indagini e si occupa anche di sorvegliare McLaren e i suoi uomini.
Xander Berkeley è come sempre brillante nei panni di Waingro, tant'è che sarebbe stato praticamente l'unico a tornare in un ruolo minore anche in "Heat", nuovo arrivato nella banda di McLaren che si dimostra una mina vagante e un peso, uccidendo persone inutilmente e facendo il possibile per rendere le cose difficili sia per Hanna che per McLaren. Alex "Rampage" McArthur era davvero bravo ed è un peccato non sia mai diventato famoso, nei panni di Patrick McLaren, il super esperto ladro è scassinatore che guida le rapine già organizzate, mentre cerca di ritrovare Waingro e ucciderlo, oltre allo stesso tempo affrontare il suo bisogno di avere una vita al di fuori del crimine, nonostante l'essere un ladro sia tutto ciò che conosce veramente. Infine, c'è lo scomparso moltp prematuramente e passato pure per produzioni italiane, giovane Scott Plank in un'interpretazione davvero incredibile nei panni del sergente Vincent Hanna, il detective della polizia ossessionato dal tentativo di catturare McLaren, e dal suo lavoro, sebbene ciò gli sottragga molto tempo alla vita privata. Tutte cose che sappiamo molto bene per essere state così grandiosamente riprese da De Niro e Pacino, solo molto meno aitanti e giovani, dei due predecessori.
"L. A. Takedown" ("Sei solo, agente Vincent" è solo il titolo italiano dato dai titolisti di Italia1 al suo primo passaggio tv nostrano, di metà anni novanta) è un altro dei tasselli poi così sfortunati ma quasi sempre ancora di alto livello in televisione, di Michael Mann, dopo la fine di "Miami Vice" e del suo irripetibile, straordinario successo, e prima della ormai impensabile affermazione anche al cinema con '' L'Ultimo dei Mohicani- Last of the Mohicans", nel 1992.
Il cast eccellente, le immagini eleganti, il montaggio frenetico dell'importantissimo Dov Hoenig e la colonna sonora da urlo adesso resa ancora più importante, contribuiscono in forma appariscente a determinare un poliziesco televisivo ma avvincente da guardare in modi e forme rare, ancora più nell'oggi estremamente standardizzato che nel 1989.
Anche se è un peccato che sarà per sempre così oscurato dal suo rifacimento ovviamente di gran lunga superiore, ma anche essendo più essenziale, secco e affilato, meno pomposo, turgido e inutilmente risaputo, retorico, di "Heat'' . In definitiva," L. A. Takedown" è sempre un film notevole, a firma inconfondibile Michael Mann. Quello vero, non quello di "Ferrari".
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