Regia di Mitchell Leisen vedi scheda film
Le schiave della città di Mitchell Leisen e’ un film da STRAvedere, in un technicolor fantasmagorico e con una Ginger Rogers Top Class.
Le schiave della città (1944): locandina
Le schiave della città (1944): Ginger Rogers, Jon Hall
Le schiave della città (1944): Ginger Rogers, Ray Milland
Le schiave della città Stati Uniti d'America 1944 la trama: Liza Elliott, direttrice di una rivista di moda, rifiuta l’idea del matrimonio, pur avendo tre corteggiatori di grande classe. Si affida tramite indicazione del suo dottore ad uno psicanalista che le spiega come sia recalcitrante a sposarsi perché teme di violare il tabù edipico.La recensione: Le schiave della città (Lady in the Dark) è un film diretto da Mitchell Leisen e interpretato da Ginger Rogers nella parte che, sul palcoscenico, era stata di Gertrude Lawrence. Il film è basato sul musical del 1941 Lady in the Dark scritto da Kurt Weill (musiche), Ira Gershwin (parole) e Moss Hart (libretto). Produttore associato Richard Blumenthal Produttore esecutivo Buddy G. DeSylva Casa di produzione Paramount Pictures. Scenografia d Hans Dreier (supervisore) Raoul Pene Du Bois e Ray Moyer (arredatori) Costumi d Raoul Pène du Bois e Mitchell Leisen Edith Head (abiti moderni) Karinska (come Mme. Karinska). Un film che ho trovato incantevole un originale musical drammatico con forti risvolti psicologici e complessi ancestrali derivati dall’infanzia e sedimentati nella mente confusa ed insicura della splendida protagonista la grandissima Ginger Rogers attrice che con Fred Astaire e’nella leggenda dei più bei musical americani di tutti i tempi, in questo film invece recita una parte impegnativa ad alto livello, come in altri due film importanti della sua pregevole filmografia: Kitty Foyle, ragazza innamorata film del 1940, diretto da Sam Wood, dove Gingers Rogers vinse il premio Oscar come miglior attrice protagonista e Frutto proibito del 1942 diretto da Billy Wilder. Questo film sontuoso di Mitchell Leisen mi era completamente sconosciuto eppure è un’opera di grande livello recitativo e spettacolare, con le scene musical dei sogni colorati e bizzarri scenografati in modo superbo. Film girato in un technicolor pastoso e luminoso una vera goduria per gli occhi, solo i film di Douglas Sirk e Scarpette rosse (The Red Shoes) del 1948 diretto da Michael Powell e Emeric Pressburger, mi avevano deliziato il cuore, la mente e l’anima nello stesso modo. Sensazionale il prologo con l’occhio di Ginger Rogers ripreso in primissimo piano dalla mdp ed ho trovato tutta la storia emotivamente coinvolgente e capace di tenere desta l’attenzione dello spettatore, quello che non si accontenta semplicemente di vedere un film, ma lo vuole vivere in modo completo lasciandosi andare ad una visione da sogno. I film veramente belli nella vita non sono moltissimi, questa gemma pregiata di Mitchell Leisen lo è per meriti sul campo. Interpreti e personaggi Ginger Rogers: Liza Elliott aka Boss Lady Ray Milland: Charley Johnson Warner Baxter: Kendall Nesbitt Jon Hall: Randy Curtis Barry Sullivan: dottor Brooks Mischa Auer: Russell Paxton Phyllis Brooks: Allison DuBois Mary Philips: Maggie Grant Edward Fielding: dottor Carlton Don Loper: Adams Mary Parker: Miss Parker Catherine Craig: Miss Foster Marietta Canty: Martha Virginia Farmer: Miss Edwards Fay Helm: Miss Bowers Gail Russell: Barbara a 17 anni Marian Hall: Miss Stevens Kay Linaker: la madre di Liza Harvey Stephens: il padre di Liza
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Bella recensione. Veramente non capisco quella nettamente negativa del terzo utente che ha recensito questo film.
E che ti devo dire lo rispettiamo se no ci mettiamo al basso livello di quello là
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