Regia di Stephen Frears vedi scheda film
Rischiose abitudini è da annoverare fra i migliori risultati di Stephen Frears, qui in uno dei suoi primi film completamente girati in America e prodotto dal grande Scorsese. E' anche uno dei migliori esempi di film noir degli anni '90, tratto da un romanzo del grande Jim Thompson sceneggiato con intelligenza da Donald Westlake: la trama racconta le peripezie di un piccolo truffatore che si innamora di una squinzia bionda dedita a colpi più grossi, e che suscita la gelosia della possessiva madre del ragazzo, fino alle inevitabili conseguenze tragiche. L'atmosfera funerea che permeava il romanzo è resa molto bene dall'inventiva messa in scena di Frears, che gioca magistralmente sulle ellissi, ed efficacemente contrappuntata dalle musiche di Elmer Bernstein. Film di attori, naturalmente, con una Anjelica Huston in versione biondo platino di lancinante intensità che avrebbe meritato l'Oscar per il suo memorabile ritratto di "mater dolorosa", spinta da pulsioni contraddittorie nei confronti del figlio e della fidanzata di poca virtù; anche John Cusack e una giovane Annette Bening trovano in questo film alcuni dei più bei ruoli delle rispettive carriere. All'epoca fu un modesto risultato al box-office, e anche in seguito è rimasto un titolo piuttosto oscuro; peccato, perchè nel suo genere può essere considerato un piccolo capolavoro, un dramma che demistifica con bravura il sottobosco criminale di una gelida California, mostrando la dipendenza morbosa dal denaro e la mancanza di prospettive umane, oltre che morali, che portano i personaggi ad inscenare un crudele gioco al massacro.
voto 8/10
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