Muharrem è un single sulla cinquantina che vive ad Ankara, dove lavora come impiegato. A occuparsi di lui è la domestica Turkan, alla quale lo lega un rapporto ambiguo, caratterizzato da una forte complicità. Qualche problema gli riserva tuttavia la convivenza con i colleghi, dai quali si sente incompreso e verso i quali non nutre nessuna stima. Una sera decide, nonostante tutto, di unirsi a loro per festeggiare, con una cena al ristorante, il premio letterario vinto da uno di loro, un certo Cevat, con il romanzo che segna il suo debutto come scrittore. L’incontro, purtroppo, non farà che accentuare la tensione tra Muharrem e il resto del gruppo, risvegliando antichi rancori. L’uomo tornerà a casa ubriaco, dopo aver vagabondato per la città, e da qual momento la sua solitudine sarà più triste che mai.
Note
Film liberamente ispirato al romanzo Memorie dal sottosuolo di Fëdor Dostoevskij.
La solitudine è uno specchio. È la superficie metallica sulla quale si riflette il disprezzo che gli altri provano per noi, che a volte è meritato, altre no, e spesso è solo il riverbero di quello che noi, per primi, nutriamo nei loro confronti. Muharrem è un essere isolato ed infelice. Vorrebbe fare, della sua diversità, un’arma con cui sfidare il mondo, per potervi trionfare in virtù… leggi tutto
La solitudine è uno specchio. È la superficie metallica sulla quale si riflette il disprezzo che gli altri provano per noi, che a volte è meritato, altre no, e spesso è solo il riverbero di quello che noi, per primi, nutriamo nei loro confronti. Muharrem è un essere isolato ed infelice. Vorrebbe fare, della sua diversità, un’arma con cui sfidare il mondo, per potervi trionfare in virtù…
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