Nel carcere governativo dell'isola turca di Imrali, cinque detenuti ottengono una licenza di otto giorni. Possono cosi recarsi dalle loro famiglie, ognuno con dei conti da dover regolare. Il più giovane dei cinque (Semra Uçar) perde i documenti e non può continuare il... segue
Nella Turchia degli anni '60 Osman (Erol Tas), un coltivatore di tabacco molto avido, costruisce una diga per non far defluire l'acqua nei campi degli altri coltivatori impedendone così l'irrigazione; l'uomo è anche geloso e segretamente innamorato di Bahar (Hülya... segue
In un villaggio montano della Turchia vivono famiglie che fanno del lavoro quotidiano la lor principale ragione di vita. Tre ragazzi appena adolescenti condividono l’amicizia e la difficoltà di adattarsi al mondo degli adulti.
Roha Erdem racconta una storia semplice di persone, di... segue
CINEMA OLTRECONFINE
Sibel è una bellissima ragazza turca che vive in un paesino montano in casa col padre vedovo, che è pure sindaco del villaggio, e la sorella minore in attesa di marito.
Per comunicare con l'esterno, la ragazza ha imparato a fischiare, secondo una tecnica... segue
Dopo vari anni di carcere, a Kadir viene concessa la libertà a patto che, con l'apparente lavoro di netturbino, raccolga indizi utili a scovare i terroristi che minano l'equilibrio della città di Istanbul, minata da violenza e paura. Tornando libero, deve anche raccogliere... segue
La natura morta della vita. Una serie di quadri sobri, eppure pittoreschi, che riassumono la semplicità e il disagio. Bal significa miele, e quello che si raccoglie sui rami degli alberi è dolce e selvatico come la frugalità. È una linfa essenziale e primitiva che racchiude anche un po’... segue
“Era sul bordo di un 'aiuola, un fiore giallo qualsiasi. Mi ero fermato per accendere una sigaretta e mi distrassi guardandolo. Fu quasi come se anche il fiore mi guardasse, quei contatti, certe volte...Lei sa ,la sente chiunque ,quel che si dice bellezza. Proprio così ,il fiore... segue
Ahlat Agaci, oltre al titolo originale del film, è l’albero del pero selvatico coi rami dalle punte spinose che cresce tra i monti e le colline dell’ Anatolia nord occidentale sul Mar di Marmara, presso i Dardanelli. Ha un aspetto disarmonico e un fusto dalla... segue
FESTIVAL DI CANNES 76 - CONCORSO - PREMIO ALLA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE per MERVE DIZDAR
Il famoso e premiato regista turco Nuri Bilge Ceylan torna in competizione al Festival di Cannes con un nuovo affascinante trattato sull'incapacità dell'essere umano di manifestare i... segue
“Tre membri (Efrim: chitarra, piano, voce; Thierry: contrabasso; Sophie: violino)…E' un sound atipico, quello dei Silver Mt. Zion. Folk e musica tzigana, chamber-rock e post-rock che si incrociano in una combinazione di straordinaria intensità emotiva. Lunghe suite sfiorano... segue
Il silenzio, che, nella filmografia di Ceylan, è il delicato rumore dei pensieri, si mescola qui al fango dell’omertà e della vigliaccheria. Le tre scimmie non vedono, non sentono, non parlano per paura della verità, o, peggio, per la convenienza della menzogna. ... segue
“Temevamo un poco questa pellicola a causa della sua durata: tre ore e 16 minuti sono tante! E lo abbiamo iniziato a vedere con qualche riluttanza programmando persino qualche pausa per andare in bagno. Ci siamo però accorti quasi subito che aveva un tale ritmo, una fascinazione... segue
Nella montagna dell’entroterra turco si trovano due persone che stanno sfuggendo da qualcosa. Nihal è un uomo che in seguito ad un incidente automobilistico ha perso moglie e figli e ritirarsi solo su una torre di guardia è l’unico modo per vivere appieno i suoi sensi... segue
Il titolo significa "Bozzolo", e in inglese suona come "Cocoon". È la prima opera di Nuri Bilge Ceylan, che ne rivela la provenienza dall'arte della fotografia.
La vita che viene. La vita che se ne va. Koza è una sommessa elegia dedicata alla natura... segue
“C’era una volta in Anatolia” è un atipico “film giallo”, un’opera potente e rarefatta, insolita per lo spettatore medio, perché per più di due ore non accade quasi nulla in fatto di trama (le azioni sono sempre le stesse, ripetitive ma... segue
Sibel (Sibel Kekilli) e Cahit (Bitol Unel) si incontrano per caso in ospedale. Entrambi hanno tentato di suicidarsi e sono in attesa di andare a colloquio con lo psichiatra della clinica. Sibel per finta, tagliandosi le vene dal verso sbagliato (come gli spiegherà proprio Cahit),... segue
Kasaba, ovvero piccola città. Il riferimento è a Yenice, il paese della campagna turca in cui il regista è cresciuto, e nei pressi del quale è ambientato questo film: il ritratto di tre generazioni, attraverso le vicende, vissute o raccontate, dei membri di nucleo... segue
Istanbul è un gigante addormentato, anestetizzato sotto una coltre di candida neve.E allo stesso modo sono anestetizzate le coscienze di Mahmut, un passato di rimpianti sentimentali e professionali e Yussuf , cugino che dalla provincia è venuto a cercare fortuna ai cantieri portuali e si è... segue
Premio Speciale della Giuria Orizzonti a Venezia73, Koca Dünya (Big Big World) di Reha Erdem è un felice incontro con il cinema turco contemporaneo e con uno dei suoi esponenti di maggior talento.
Classe 1961, una importante retrospettiva al 47° festival di... segue
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