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Paolo Barca, maestro elementare, praticamente nudista

Regia di Flavio Mogherini vedi scheda film

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Ted_Bundy1979

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La recensione su Paolo Barca, maestro elementare, praticamente nudista

di Ted_Bundy1979
4 stelle

Un tipico film dell'Italia al pari del contemporaneo "Il Comune senso del pudore" di Sordi(migliore), in cui sorgevano le prime vere riviste di nudo frontale e integrale(ma ancora senza le potte aperte, per quello ci vorrà soprattutto Le Ore), e imperversavano culi, pelo e poppe su ogni rivista e copertina ''di attualità, politica, cultura, informazione". Panorama, Epoca, L'Espresso, L'Europeo, ABC, etc., Sto parlando evidentemente dei mitici Men, Penthouse, e soprattutto l'italiana Playmen della Tattito e di Carlo Maietto, la cui amante Janet Agren era campionessa di servizio fotografici e copertine nuda, e in questo film è infatti la protagonista femminile. Giovane professorina dalle fregole frustrate nella repressissima Catania degli anni '70, che come accadeva nelle commedie del tempo si concede incredibilmente a un trippone come Pozzetto-comunque sempre bravo e unico elemento di valore del film-, oltre che la campionessa delle milf nude come si direbbe oggi, Miranda Martino. 

Per il resto dietro la risibile pretesa di fare commedia italiana del glorioso filone "di custome", e critica sociale, sulle arretratezze sessuali del sud al confronto con un nudista e professore di prima nomina miliardario di famiglia, oltretutto del progredito nord Milano, e che vuole sdoganare l'educazione sessuale laddove esso è soprattutto materia di "tragedia", peccato, e segreto confessionale;  è invece la solita commedia sexy, scollacciata e "cochòn" come si diceva al tempo e furoreggiava ai botteghini, frivola di impianto borghese come praticamente tutto il cinema di Mogherini. Un buon calligrafo e scenografo, ma senza spessore che non sia l'involucro soave e suadente. Esattamente come un pò la figlia.

Bravo ma non è una novità, Stefano Sarta Flores preside della vetusta scuola. Non male l'intero gineceo femminile con anche donne piacenti ma un pò passatelle e sempre belle, interessanti, la sfortunata Liana Trouchè, Valeria Fabrizi, c'è pure una megafiga come Magali Noël sacrificata nel ruolo, e non vera protagonista come indicato sui manifesto, .

Ha il forse infausto "merito", di essere l'esordio nei titoli e nella assistenza produttiva al padre Luigi, di un circa 25enne Aurelio De Laurentiis, il Tycoon e uomo  italiano più potente del cinema(e ti dice tutto del livello generale), soprattutto trash, che proprio in quell'anno con il padre fonderà la (ancora "Auro"), Filmauro.

Fu un successo commerciale e dette la stura per gli altri e in alcuni casi migliori, con un campione degli incassi come Pozzetto.

Ridicola la sequenza iniziale in spiaggia nudista con la grande Borboni in sedia a rotelle, e tutte belle fighe e modelli nudi e non invertiti o sfatti anziani e non, per dare l'idea del realismo successivo di tutto il film, da servizio di Angelo Frontoni, o Roberto Rocchi, Paolo Tallarigo ecc.

Riz Ortolani elegante ma sottotono.

Sprecati Ugo Pirro e Francesco Massaro, per la sceneggiatura.

Mai uscito in DVD ma solo nella ormai vetusta e svanita, nebbiosa e granulosa, vhs De Laurentiis/Ricordi Video. Presente su YT. In tv passava tagliato, e non di 107'

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