Regia di Marc Forster vedi scheda film
Fare un film sugli zombie non è mai semplice, soprattutto vista la pesante eredità lasciata dal maestro Romero, eppure Max Brooks scrivendo World War Z ha saputo dare una spinta originale al genere presentando una struttura diversa dai canoni noti. Ammetto di non aver ancora letto il libro, che aspetta in libreria da un po' di tempo e che avevo già adocchiato ben prima dell'annuncio del film omonimo, vista la mia passione per il genere, ma sono certo che i 2 diversi medium presentano forti differenze. E forse la fortuna di non conoscere abbastanza il lavoro di Brooks mi ha permesso di godere della visione senza pregiudizi e soprattutto con aspettative non troppo alte. Per questo motivo posso dire che World War Z, diretto da Marc Forster, è una pellicola (se ancora così le possiamo chiamare visto il digitale) godibile per un appassionato del genere zombie ma anche da chi apprezza un classico film d'azionedrammatico. Gli zombie per le loro peculiarità che ricordano molto quelli di 28 Giorni Dopo, uno dei pochi lavori sugli zombi ad essere realmente ben fatti, fanno sì che la pellicola scorra frenetica e veloce senza pause e punti morti. La storia parte un po' confusionaria, probabilmente per far calare lo spettatore nello smarrimento dei protagonisti, ma ben presto è chiaro ciò che sta accadendo nel mondo. Se alcuni elementi del contagio non sono troppo chiari o non vengono approfonditi fino in fondo, si arriva per una volta ad una conclusione (nell'arco di 2 ore scarse) lasciando sì qualche flebile segnale per un seguito ma concludendo la vicenda in modo appagante. La recitazione non sarà memorabile, ma Brad Pitt in salsa actionhorror non è poi così male, unica star del cast che può annoverare anche il nostrano Pierfrancesco Favino. Colonna sonora classica da film ad alto budget, ma non indimenticabile, con i classici picchi di volume sulle scene più adrenaliniche che aiutano l'effetto "spavento". La regia è salda in alcune parti della pellicola, ma purtroppo si perde in altri frangenti in cui si poteva fare meglio, magari evitando quel montaggio frenetico da videoclip per tutte le scene d'azione.
In definitiva World War Z è un film riuscito in parte, ma che merita sostanzialmente una visione a cuor leggero, preferibilmente non in 3D che è risultato piuttosto banale e inutile per un horror del genere.
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