Regia di Amir Karakulov vedi scheda film
il rapporto tra due fratelli, compromesso inesorabilmente dall'arrivo nell'ambito familiare della fidanzata di uno dei due. ambientato in una di quelle città grigie e rugginose dell'appena EX unione sovietica, il film è reso ancora più grave da una fotografia e da un'atmosfera da tempo fermato che sembra un film di almeno vent'anni prima. elmira, la giovane che rustem porta in casa, è l'intrusa che s'intromette tra i due fratelli. la mano che a mò di forbice, taglia la carta del giochetto cinese. elmira s'intromette innamorandosi ricambiata del fratello adil, seminando disaccordo e tensione. il regista filmando la sua città, come fosse una memorabilia abbandonata sullo scaffale di un vecchio emporio dimenticato dal progresso, e con l'aiuto del fotografo che ingiallisce o inscurisce le scene, enfatizza questo sentimento di indifferenza dissimulata malamente attraverso freddi e sciocchi scontri che sfoceranno in una tragedia. i personaggi sono spesso ripresi attraverso vetri, finestrini e la scena finale staticamente ripresa da fuori coi due fratelli uniti ricorda per certi versi i gialli dell'animo di claude chabrol. a tragedia avvenuta non rimane null'altro.
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