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Music Box - Prova d'accusa

Regia di Costa-Gavras vedi scheda film

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Roberto T.

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La recensione su Music Box - Prova d'accusa

di Roberto T.
8 stelle

Grande prova di attori in un gran bel dramma giudiziario.


Dopo essersi cimentato col non del tutto convincente Betrayed - tradita (1988) il regista greco Costa-Gavras (Z - l'orgia del potere, Missing - scomparso) torna al ai massimi livelli del suo cinema di denuncia con questo intenso dramma che vinse l'Orso d'Oro al 40mo Festival del cinema di Berlino.

La protagonista della vicenda è Ann Talbot (Jessica Lange), una brillante avvocata che vede un giorno l'amato padre Mike (Armin Mueller-Stahl) di essere stato in passato una belva al servizio delle SS naziste. La donna non esita a prendere in mano l'incarico di difenderlo in tribunale...

Il tema dei criminali di guerra che si sono rifatti una vita rispettabile dopo essere fuggiti all'estero esplode, lacerante, in questo film denso di carica emotiva, teso come un thriller (la sceneggiatura porta la firma di Joe Eszterhas) benchè sia stutturato come classico dramma giudiziario.

Curiosità: Eszterhas scrisse il copione avendo in mente Jane Fonda come protagonista, ma Costa-Gavras per motivi anagrafici le preferì Jessica Lange. Il produttore Irwin Winkler dovette pagare a Fonda oltre un milione di dollari come penalità per la sostituzione.

Incredibilmente, ben dopo l'uscita del film, il padre di Joe Eszterhas, Istvan Eszterhas, fu accusato di crimini di guerra in Ungheria per aver stampato e diffuso materiale antisemita e persino aver organizzato un rogo di libri. Quando Istvan ammise che le accuse erano fondate, Joe rispose condannando pubblicamente il padre e rinnegandondolo come genitore, rivelando in seguito di non essersi mai riconciliato col padre (non fece mai incontrare i suoi nipoti) fino alla morte dell'uomo.

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