Regia di Roland Joffé vedi scheda film
Joffè riesce nella complicata "missione" di far esprime al meglio due grandissimi attori. E lo spettatore non può che assistere ad una grande lezione sulla mancata evoluzione della ragione umana.
Insulsi genocidi perpetrati da popolazioni che si credano elette da Dio. Grazie ad una fotografia suggestiva ed affascinate, ad una colonna sonora incredibilmente evocativa, Joffè ci racconta con eleganza quanto l'umanità in realtà non sia poi così progredita nei secoli, ma sia rimasta ancorata alle proprie convinzioni di superiorità verso chi non comprende fino in fondo, per ignoranza, tornaconto o semplice cattiveria. La regia riesce nel compito non facile di dirigere due attori incredibili senza che tra loro si annullino, con Irons perfetto nella parte del credente redentore e con De Niro con l'indimenticabile coda, con la sua forza espressiva da guerriero indomito. Una storia bella, appassionante, destinata a lasciare l'amaro in bocca, ma utile ancora oggi a testimoniare con chiarezza la terribile verità che guida l'agire umano. Finale drammatico, ma poetico. Non sarà un capolavoro, ma non va molto lontano dall'esserlo ed è ancora oggi attualissimo. Toccante.
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