Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
Quando un autore riesce a dipingere in maniera così magistrale la vita degli adolescenti e dei post-adolescenti, è come per me se un soffio di divino (laicamente parlando!) pervadesse le sue opere, come se la sua visione fosse sorretta da una prospettiva privilegiata. Van Sant si conferma poeta della giovinezza, età paradigmatica della vita, età densa di simboli e di universali. Qui i due temi affrontati sono nientepopodimenoché Eros e Thanatos, con una leggiadria e un'amorevolezza delicata capace di far assaporare le lacrime dopo vari momenti di sorriso. Insuperabile (indimenticabile) il personaggio del fantasma del kamikaze Hiroshi.
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