Regia di Christian Alvart vedi scheda film
Un’assistente sociale salva una bimba da una possibile morte orrenda da parte dei due genitori crudeli, decide di prenderla in affido ma la piccolina non è poi così innocente come vorrebbe far credere … . Formula sempre e comunque rischiosa, si comincia introducendo ad una trama che non ha niente a che vedere con un film horror, anzi, sembra quasi di vedere un dramma, quello della povera protagonista e della sua vita frustrante. Poi la trama prosegue, il ritmo cresce, gli effetti speciali anche, si aggiunge tensione al tutto e le tante rivelazioni sorprendono in uno svolgersi completamente nuovo per una qualsiasi trama di un qualsiasi genere di film. Questo film ha anche tanti difetti, tutti passabili però, ad esempio ci si sofferma troppo sulla vita della protagonista e si definiscono troppo parti della trama che si potrebbero facilmente tralasciare. Il problema fondamentale, al di là di tutto, sta nel fatto che non fa paura, può tranquillamente essere scambiato per un thriller e potrebbe anche essere definito tale se non fosse che i tratti generali sono chiaramente quelli di un film dell’orrore. Renée Zellweger potrà anche essere definita una brava attrice ma non è in grado di sorreggere una trama tutta da sola, in ogni caso secondo me fa sempre quelle facce da sfigata frustrata e qualsiasi sia la sua interpretazione sembra sull’orlo di una crisi depressiva. Brava invece la piccola Jodella Ferland capace di passare dalla bambina cupa e triste ad un sadico demoni etto senza perdere credibilità ma, anzi, dando nuovo slancio ad una trama (che seppur diretta bene) non esalta per niente.
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