Regia di Jeff Lieberman vedi scheda film
Rivisto dopo vent'anni dal mediocre dvd Gargoyle adesso in HD, ma sempre incredibile filmetto di Lieberman, che difatti non dirigerà poi più niente, dopo alcune buone cose-seppure anche molto sopravvalutate-, realizzate in passato.
Per una volta bene fa la rivista, a catalogarlo come commedia, in quanto per thriller-horror, è totalmente impossibile prenderlo sul serio, e si fa ricordare unicamente per la canadese poi nota Kathryn Winnick, giovane ma già stratopa.
Per il resto non c'è tensione, non c'è una sola invenzione che risulti veramente disturbante e anticonformista ma al più solamente stupidina come l'idiotissimo ragazzino protagonista, o al più irritante, in una trama che nelle intenzioni di Lieberman avrebbe voluto essere tutto questo.
Basti dire che alla fine il silenzioso killer mascherato nella notte di Halloween(e la sua maschera in lattice da "Satana", è una delle poche cose riuscite e graziose, forse grazie a Howard Berger, ringraziato nei titoli di coda), si traveste sempre in vena e compiendo efferatezze(che poi a parte uno sbudellamento, e la nota scena del gatto, di sangue ve ne è ben poco forse anche per limiti di budget) persino da Gesù Cristo, credendo forse così di avere almeno l'attenzione garantita di qualche nerd metallaro satanista(ma poco degli adulti), ma risultando sempre noioso e scontato nel suo spirito goliardico da pseudo horrorino all'acqua di rose e per adolescenti.
Lieberman sostiene nel commento di non avere mai visto "La Passione di Cristo" di Mel Gibson che uscì non molti mesi dopo e a cui molti si vedono richiamati da questa scena, chissà perché (e non è sorprendente visto a cosa un poco si atteggia), ma soprattutto "Non aprite quella porta". Dalla riuscita di questa sua ultima opera, un pò si vede.
Dedicato a Ernest Pintoff nei titoli di coda, con cui Lieberman iniziò la carriera da co-sceneggiatore per "Blade- Il Duro della Criminalpol" nel 1973, ma non è un grande omaggio.
Girato in alta definizione del 2004 ma la fotografia sarebbe la cosa migliore, peccato per i brutti titoli di testa, digitali e si vede. Il mediocre doppiaggio italiano, lo affossa ancora di più.
Colonna sonora brutta e senza alcun mordente, invenzione, tentativo di osare.
Un mistero la presenza di Amanda Plummer e ancora di più, come abbiano fatto ad avere una canzone di Bob Dylan, e quasi per intero, utilizzata come sottofondo in una sequenza peraltro davvero brutta, di festa in maschera di adulti, per Halloween.
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