Espandi menu
cerca
Death Race

Regia di Paul Anderson vedi scheda film

Recensioni

L'autore

superficie 213

superficie 213

Iscritto dal 17 dicembre 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 296
  • Post 38
  • Recensioni 4270
  • Playlist 30
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Death Race

di superficie 213
6 stelle

Paul W.S. Anderson e' un regista inglese che ha fatto la sua fortuna con alcuni film tratti videogiochi di gran successo.
Esordi' nel 1994 con SHOPPING,un action tirato e ben girato che gli apri' le porte dello star system hollywoodiano per il quale diresse MORTAL KOMBAT ,tratto appunto dal famosissimo videogioco e che seppur nella sua stupidita' insita riusciva a divertire proprio grazie alla messa in scena precisa di Anderson.
Dopo la buona prova horror\fantascientifica del riuscito EVENT HORIZON - seguito dal da noi inedito SOLDIERS -,Anderson gira il film che gli da la vera fama ovvero il buon RESIDENT EVIL- del quale produrra' e scrivera'anche i due sequel -.
Dopo il successo mondiale del film di cui sopra,il regista inglese ha carta bianca per produrre il tanto atteso ALIEN VS PREDATOR,che purtroppo si rivelera' un film inutile e senza idee ma anche molto apprezzato ai botteghini dal pubblico di bocca buona.
Questo suo nuovo film DEATH RACE e' tratto da un cultissimo film seventies di Corman che da noi si chiama 'Anno 2000 - La corsa della morte' e che e' in realta' un film\videogames protempore sia per la struttura narrativa che per la successione degli eventi.
Del film di Corman ,Anderson, mantiene alcuni personaggi e la violenza visiva,ma invece che far correre la gara in citta' - dove nell'originale i punti venivano conquistati dai piloti investendo e uccidendo la gente perle strade! - decide di trasportare l'azione all'interno di un carcere dov i detenuti combattono in gare per la porpria liberta'.
Partiamo dalle cose che non funzionano in questo remake.In primis il ddevastante Jason Statham che non riesce a dare nessun valore al proprio carattere, seguito a ruota da una certa faciloneria di scrittura che rende il tutto poco credibile e anche eccessivamente ermetico.
Funzionano invece le gare e i personagg minori,ben caratterizzati e non troppo tagliati con l'accetta e il ritmo generale,davvero senza freni.
Insomma,nel mare di remake inutili degli ultimi anni,questo di Anderson ha perlomeno una certa personalita' ed una sua dignita'.Resta il fatto che l'originale di produzione cormaninana e' di ben altro spessore.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati