Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film
Il maresciallo Nicola Palmieri, con l'aiuto del fidato sergente Salvatore Velasci, indaga nella città di Roma su un'organizzazione criminale che esercita il proprio controllo sulla metropoli perpetuando il racket delle estorsioni.
Ancora più crudele e cinico di "La polizia incrimina, la legge assolve", è un titolo che rappresenta indubbiamente uno dei vertici del poliziesco all’italiana. Enzo G. Castellari orchestra un film di rara densità morale e tensione narrativa, in cui la brutalità dell’azione non soffoca, ma anzi esalta, l’angoscia etica di un’istituzione ormai piegata sotto il peso di una criminalità organizzata tentacolare. La regia, asciutta ma al contempo coreografica, costruisce sequenze d’azione di grande impatto visivo, al servizio di una storia che scava nel degrado di un tessuto sociale sfibrato, dove persino l’integrità più incrollabile vacilla. L’eroismo individuale del protagonista si scontra con l’indifferenza delle autorità e con la violenza cieca dei criminali, in un crescendo drammatico che culmina in un finale tanto disperato quanto inevitabile. Un’opera di genere che trascende la propria forma, elevandosi a cupa allegoria del collasso dello Stato di diritto e della solitudine dell’uomo giusto in un mondo corrotto.
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