Regia di Adriano Celentano vedi scheda film
"Joan Lui-ma giorno nel paese arrivo io di lunedì"
 di e con Adriano Celentano del 1985,che rappresenta
 la sua 4° e ultima regia,devo dire che
 a mio parere è un Film strepitoso.
 
 La storia è di Joan Lui,che è Gesù nei
 tempi allora attuali,che torna per la
 seconda volta volta sulla terra alla
 vigilia di una catastrofe,e affronta con
 la musica i grandi temi del mondo odierno quali droga
 e violenza,dove ci sono i malefici del maligno
 nei panni di un potente mercante di traffici internazionali
 che controlla soprattutto il mercato della
 droga e la prostituzione,considerate le cose
 che fanno fruttare più soldi e le curiosità di
 una giornalista della sinistra radicale
 del "Corriere dell'Est".
 
 Proprio attraverso la stampa e la Tv
 predica e perdona coinvolgendo il paese.
 
 Lo Show Man,con questo Kolossal evangelico,
 a mio parere affascinante,costato la bellezza di 20 miliardi
 prodotto da Mario e Vittorio Cecchi Gori e dalla
 società Cinematografica Tedesca,la "Extra Film Production"
 (che gli diedero carta bianca),con questo fece 
 un atto d'accusa contro il profitto e gli uomini 
 accecati dal potere e dalla corruzione
 realizzato in stile video-clip,fondato sullo choc visivo,
 e con buon senso del ritmo e del montaggio anticipò di
 due anni le famose "pause" e i "monologhi" del suo famoso
 "Fantastico" rimasto nella storia della Tv perché
 ammazzò il tradizionale Varietà,mettendo
 anche alla berlina la figura del Conduttore.
 
 La genialata del Film e che Joan Lui a un certo punto
 viene premiato dal presidente della nazione e lui
 sceglie come premio di interrompere i programmi
 della Tv di stato,inventando l’interferenza a sorpresa
 in qualunque momento per distruggere "il potere della televisione",
 (che poi è anche un idea che propose ai dirigenti RAI),
 che anticipò:"Essi vivono" di qualche anno.
 
 Ma uno dei punti di forza,secondo me,
 e che "il molleggiato"te lo trasmette
 che questa pellicola come regista
 l'ha realizzata credendoci e mettendoci passione
 e anima,per fare quello che voleva e per
 il messaggio che voleva mandare allo spettatore 
 che risulta chiaro,poi in un modo talmente visionario
 e quasi sperimentale che colpisce l'interesse.
 
 Il progetto è il più auto celebrativo
 e ambizioso per Adriano Celentano,
 il quale compie un monumento a se stesso,
 in quanto lui ne è lo scrittore del soggetto e della
 sceneggiatura,il regista,il montatore,
 in gran parte della colonna sonora
 (con Pirazzoli-Jackson-Santercole e Steffan),
 e il principale interprete di questa pellicola,
 che girerà tra mille difficoltà con 8 mesi di lavorazione,
 e la leggenda racconta addirittura mettendo i soldi 
 di tasca propria per finirlo,anche se questa notizia
 non è confermata,perché sforò dal Budget iniziale,
 che doveva essere inizialmente di 8 poi si gonfiò 
 a 16 e poi ancora più su.
 
 Ancora oggi non si sa quanto sia costata
 esattamente la pellicola,perché Celentano
 volle per forza dei ballerini di Broadway
 mischiati con quelli di "Fantastico" di allora,
 con scenografie,coreografie e costumi costosi.
 
 Comunque l'ultima indiscrezione
 uscita nel 1999 scriverono che si
 erano spesi 20 miliardi che nel 1985 non
 erano bruscolini.
 
 La pellicola viene ricordata come uno dei più 
 grossi Flop in Italia ma vedendo oggi gli incassi dell'epoca 
 non andò poi così male,nonostante i mille problemi 
 dopo l'uscita,perché arrivò 23°,con un incasso di 10 Miliardi 
 circa,ma fu così considerato così per la contrapposizione Budget-incassi.
 
 Però stroncato dalla critica e ignorato dal pubblico 
 perché forse esagerò troppo sulla retorica e 
 sulla morale per i Cecchi Gori fu uno smacco 
 tremendo (prima di "Occhiopinocchio" di Nuti,
 che costò di più e andò peggio),
 anche per già i maldipancia durante la lavorazione.
 
 Celentano ebbe durante l'uscita natalizia
 del Film delle grane con i gestori
 delle sale,perché per la lunga durata
 tagliavano "a caso" la pellicola,
 facendo uno scempio e allora
 lui utilizzò l'arma del sequestro
 per un breve periodo e andò in causa 
 con i Cecchi Gori (che la vinse),infatti lui ha detto
 che alcune ragioni del flop è dovuto anche a questa
 spiacevole cosa che è accaduta.
 
 Comunque  intorno a questa pellicola
 c'è un processo di rivalutazione anche dagli
 stessi critici che si ricredessero e lo rivalutarono nel 1996,
 dicendo che forse era un capolavoro musicale all'avanguardia,
 e dal pubblico che non lo avevano capito allora,
 e per molti è diventato a distanza di tempo
 ha annoverato una schiera di ammiratori
 che l'hanno fatto diventare un Cult.
 
 Tutto questo processo è cominciato
 da Francesco Laudadio,che volle proiettarlo
 assolutamente e riproporlo al pubblico.
 
 Questo perché oggi il Film risulta attuale
 per i problemi che affronta e per il
 profetico monologo finale anticipando
 la crisi politica e morale dei partiti,
 gli affari sull'aborto e sul male della
 droga,ma vedendolo ti accorgi che
 lo Show Man ha creato una pellicola
 avanti di 30 anni perché ha visto il 
 clima esasperato di oggi,con un montaggio
 serrato e veloce e anticipatore e con la potenza
 delle immagini.
 
 Oltretutto ha realizzato un Film soprattutto politico 
 ma molto citazionista,che passa dallo "Spaghetti Western" 
 con la camminata iniziale e i tempi dilatati alla 
 Sergio Leone da:"Giù la testa" e i rumori di fondo in stop-frames,
 dal "poliziottesco" (sparatoria iniziale con sequestro)
 e a "Quinto potere",con il monologo finale e l'uccisione
 in diretta televisiva.
 
 Tra l'altro poi il sequestro iniziale da com'è raccontano,
 sembra si riferisca a quello di Emanuela Orlandi,
 che è ancora oggi insoluto.
 
 Nel 1987 Celentano lo portò nell'allora U.R.S.S.
 e lo premiarono con successo,ma il Film venne
 rimontato in misura considerevole
 e durò ben 30 minuti in meno della pellicola
 originale che durava 165 minuti e in
 parte la migliorò.
 
 Tra l'altro recupererò come incasso sia nella
 stessa Unione Sovietica,in Germania,
 che nel mercato Home Video,e in Dvd
 è uscito in Italia di recente la versione
 però da 125 minuti,trasmessa molto
 in Tv,molto di più del primo.
 
 Il cast era formato oltre dal "molleggiato" e da Claudia
 Mori,poi da Mathe Keller (partecipazione straordinaria 
 che è strepitosa nella parte di Judy)-Gian fabio Bosco-
 Mirko Setaro-Piero Nuti-Haruhiko Yamanouchi-
 Federica Moro-Rita Rusic e Francesco Salvi.
 
 Da segnalare nel reparto tecnico dove lo 
 Showman si mette intorno gente che ha lavorato
 nei precedenti da Regista e allora c'è la splendida fotografia
 con colori eccentuati di Alfio Contini-i costumi di Elena Mannini-
 gli straordinari effetti speciali di Giovanni Corridori-
 le lussuose scenografie di Lorenzo Baraldi e le
 spettacolari coreografie di Franco Miseria,
 che rendono una buona messa in scena.
 
 In conclusione un buon Film,che è un 
 bello spaccato dei tempi,che racconta 
 problemi e argomenti ancora attuali,
 anticipatore del clima esasperato di oggi,
 e nonostante abbia una sceneggiatura ingenuotta,
 riesce a conquistarti per l'aria da spettacolare e
 apocalittico Musical,e che a livello visivo è coinvolgente
 ed eccezionale per i colori che sfoggiano
 che si aggirano intorno alla pellicola.
 
 Memorabile la parte iniziale dove c'è il
 rombo di tre elicotteri della polizia
 militare che irrompono su di lui con la
 paura della gente mentre quelli che sono atterrati,
 escono quattro poliziotti armati che lo circondano,
 mentre dall'alto gli fanno delle domande.
 
 Questi poliziotti che lo circondano anche in elicottero,
 cominciano a fagli delle domande, arrabbiandosi
 con lui,ma lui si arrabbia di più dicendo che non gli va
 questo modo di conversare, promettendo che un giorno diventerà
 qualcuno,e ci sarà un lunedì in cui capiranno che finirà la
 storia di questo mondo che incominciò in una valle
 e continua il suo discorso,dicendo:
 
 "Io sono diverso da voi,non faccio parte di questo mondo,
 voi siete tutti uguali ormai,tutti etichettati
 come tanti pezzi di ricambio transistorizzati
 in questa fredda e agonizzante macchina dell'umanità"
 e la Polizia con il Capitano Arthur risponde:
 "puoi spiegarti meglio non ti capisco"
 e parte la canzone:"L'uomo perfetto"
 e comincia l'escalation di Joan Lui che lo porterà  a tempo di
 Musical in stile videoclip ad essere "L'uomo del Lunedì".
 
 Il Mio voto: 7,5.
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