Regia di Robert Wise vedi scheda film
Da un racconto breve di Robert Louis Stevenson, un piccolo classico dell'horror da segnalare per la presenza di due mostri sacri del genere. Oggi appare un po' ingenuo ma conserva ancora in parte le sue suggestioni.
William Burke e William Hare divennero celebri (o piuttosto, famigerati) nell'Inghilterra vittoriana per una serie di furti di cadaveri. Da questa vicenda presero spunto in tanti, sia per il cinema che per la letteratura e il primo e più noto esempio riguarda Robert L. Stevenson che costruì un racconto basato proprio su questa vicenda. Dallo stesso poi Wise tirò fuori questa perla dell'horror che annovera due nomi eccellenti del genere, quelli di Boris Karloff e Bela Lugosi (qui, in realtà, in un ruolo molto marginale).
La storia è abbastanza distante dal racconto, sia nello sviluppo che nelle atmosfere, anche nel finale che qui assume più un aspetto onirico e meno paranormale. A modo loro possono essere considerati prodotti a sé, entrambi meritevoli di attenzione.
Se volete leggerla, la trovate in un'interessantissima raccolta dal titolo Al cinema col mostro. 18 storie dell'orrore per 18 classici dello schermo che accorpa una serie di bei racconti, alcuni in realtà un po' mutilati - come Il fantasma dell'Opera - per esigenze editoriali e altri decisamente introvabili come The Fly di George Langelaan da cui Cronenberg prenderà ispirazione per l'omonimo capolavoro.
Recuperate tutto, racconti e film. Ne vale la pena.
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