Regia di Stephen Frears vedi scheda film
Dopo una vita passata sul trono del  regno inglese, nel 1997 la regina Elisabetta conobbe il suo momento più  difficile: mentre i laburisti tornavano al governo con Tony Blair dopo  circa tre lustri, la tragica morte a Parigi della principessa Diana,  invisa da tempo all'entourage reale, costò alla regina il risentimento  del popolo.
Con stile  documentaristico ed estremamente asciutto, Stephan Frears racconta quei  giorni e le ansie che li accompagnarono, l'incertezza sul da farsi,  l'opportunità di indulgere alle istanze popolari a dispetto delle  irrinunciabili regole di etichetta che si impongono rigidamente alla  vita di palazzo. Il film di Frears si sofferma proprio su questo  aspetto, mostrando la vita di una donna sacrificata ai cerimoniali, alle  convenzioni, a una disciplina serrata in aperto conflitto con le  aperture alla modernizzazione che il Regno Unito andava conoscendo  proprio a quell'epoca. Gli attori, insolitamente per un film britannico,  sono il punto debole del film, a dispetto della coppa Volpi che Helen  Merril si è aggiudicata a Venezia: da Blair al principe Carlo, sonno  tutti davvero troppo caricaturali. La Merrill ha anche vinto l'Oscar  come miglior attrice protagonista.   
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